Ledro e Fiavè, le palafitte diventano patrimonio Unesco dell'umanità

Sono diciannove le aree selezionate in tutta Italia, tra cui le due località trentine



TRENTO. La candidatura delle palafitte dell'arco alpino per diventare patrimonio Unesco è stata accettata ed ora anche i siti di Ledro e Fiavè sono nella prestigiosa lista. la decisione è stata presa dal Comitato del patrimonio mondiale che si riunisce a Parigi dal 19 al 29 giugno. Per l'Italia è il 47º sito e per il Trentino si tratta di un nuovo traguardo raggiunto, dopo quello delle Dolomiti.

Le palafitte di Ledro sono un vero e proprio punto di riferimento per gli studiosi dell'Età del Bronzo (1800-1300 a. C.) e per gli appassionati di archeologia. Emerse nel'29, quando il livello del lago fu abbassato per prelevare acqua a scopo idroelettrico, hanno offerto manufatti artigianali tra i più interessanti di oltre quattromila anni fa ed ora sono conservati nel museo in riva al lago, sotto la gestione del Museo di scienze naturali.

A Fiavè, invece, sono presenti strutture e testimonianze di vita con insediamenti su palafitte del periodo dal 2300 al 1200 a. C.: un imponente sito che è uno dei rinvenimenti preistorici più interessanti d'Europa, presentando un numero altissimo di resti di pali di pino, larice e abete, venuti alla luce grazie alla campagna di scavi di Renato Perini negli anni'70. A Fiavè si attende peraltro un intervento di recupero, nonché l'apertura del Museo, per valorizzare il sito che negli ultimi anni era in stato d'abbandono.

La notizia è stata accolta con soddisfazione da Michele Lanzinger, direttore del Museo di scienze naturali, che afferma: «E' un'occasione per rafforzare la rete di siti dell'arco alpino, con i quali noi già operiamo. Il Museo delle palafitte di Ledro che comprende il sito archeologico e un villaggio con attività che imitano i modi di vita dell'Età del bronzo, rappresenta un'importante attrattiva per la vocazione turistica della zona. Sono felice di poter condividere questa decisione con il sito di Fiavè, perché è un'occasione di rivalutazione di tutta l'area archeologica portata alla luce dagli scavi a cui hanno lavorato Perini e Franco Marzatico. L'obiettivo della lista dei beni patrimonio Unesco è quella di fare rete con il territorio e la speranza è di lavorare in network con le altre aree archeologiche».

La serie dei siti palafitticoli preistorici dell'arco alpino si estende sui territori di sei paesi, Svizzera Austria, Francia, Germania, Italia e Slovenia, e comprende una selezione di 111 villaggi palafitticoli ritenuti i più interessanti tra i circa mille siti noti. Le 19 aree archeologiche selezionate sul territorio italiano sono dislocate in cinque regioni: Lombardia, Veneto, Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige. Sono italiane le più antiche strutture palafitticole dell'area alpina, risalenti all'inizio del Neolitico, rinvenute sul lago di Varese, datate a ca. 5000 a.C.













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