Le telecamere anche nei cimiteri

Videosorveglianza con venti apparecchi per la sicurezza e la viabilità


Giancarlo Rudari


ROVERETO. L'occhio del Grande Fratello arriverà anche ai cimiteri. Prima però vigilerà sui punti critici della città: dalla sicurezza alla viabilità. E' alle ultime battute il progetto di videosorveglianza che prevede una ventina di telecamere sparse su tutto il territorio. Non si tratta solo di sicurezza, ma anche di servizi legati alla mobilità e al turismo.

Del progetto, che vede coinvolti Amr e le forze dell'ordine, se ne è parlato ieri al tavolo della sicurezza. «Siamo a buon punto. Mancano ancora alcuni approfondimenti di carattere economico e finanziario e poi, come avevo promesso in aula, la settimana prossima il progetto arriverà in giunta prima di passare dal consiglio comunale» afferma il sindaco Andrea Miorandi. Un passaggio importante che prevede, come è già successo, il coinvolgimento delle circoscrizioni per definire nel dettaglio le priorità degli interventi.

Dove verranno posizionate le telecamere motorizzate che avranno un ampio raggio di azione? Sono due i fronti della videosorveglianza: il primo riguarda gli ingressi nella zona a traffico limitato, l'altro i controlli veri e propri del territorio. Che significa zone "calde" dal punto di vista della sicurezza e del traffico.  Sul primo punto sono state individuate quattro "vachi elettronici": via della Terra (da piazza del Podestà), via Roma (da largo Martiri delle foibe), via Scuole e piazza San Carlo. Le telecamere in queste zone registreranno le targhe di chi entra.

Non ci sarà più bisogno del permesso Ztl visto che chi ha diritto di accedere al centro potrà registrare il numero di targa alla centrale di gestione dell'impianto di videosorveglianza. Chi, invece, avrà bisogno del permesso temporaneo, non dovrà più recarsi dai vigili urbani ma potrà registrarsi attraverso una telefonata o un sms. Queste sono le ipotesi allo studio.  Una ventina saranno le telecamere dedicate alla videosorveglianza per i "punti sensibili": gli ingressi nord e sud della città, ad esempio, ma anche il centro storico nelle zone ritenute più "pericolose" o per lo meno quelle che meritano maggiore attenzione per quanto riguarda la sicurezza. Non manca anche la proposta di mettere le telecamere nei cimiteri per scongiurare furti o danneggiamenti delle tombe.

Nessun controllo a tappeto della città, nessuna violazione della privacy, assicurano in municipio, ma «valuteremo le priorità di intervento e saremo equilibrati nello sviluppo - spiega il sindaco - ascoltando le richieste delle forze dell'ordine e delle circoscrizioni. Il sistema che abbiamo ipotizzato va oltre la videosorveglianza, ma prevede servizi innovativi a favore della famiglia oltre a servizi che spaziano dalla mobilità al turismo».

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