Le Facoltiadi ora mettono gli sci

Il Cus vara la versione invernale della manifestazione di Caldonazzo


Jacopo Tomasi


TRENTO. Le Facoltiadi sbarcano sulla neve. Dal prossimo anno, infatti, oltre alla consueta sfida estiva tra le facoltà dell'Università di Trento al lago di Caldonazzo, il Centro universitario sportivo di Trento ha deciso di organizzare anche un'edizione invernale. L'esordio è previsto per il mese di febbraio del 2012. Due le località in ballo: il Monte Bondone e l'Altipiano di Folgaria.

Lo spirito sarà lo stesso delle Facoltiadi estive: agonismo sì, ma soprattutto goliardia e divertimento. Per questo gli studenti non si sfideranno nelle discipline classiche dello sci alpino o sull'anello del fondo, ma dovranno vedersela in una sorta di giochi senza frontiere sulla neve.

Le Facoltiadi invernali si articoleranno in una o due giornate e sono destinate a diventare un appuntamento fisso per gli studenti dell'ateneo trentino, come la sfida che si tiene a Caldonazzo sulla spiaggia del Cus. Un Centro sportivo universitario che affonda le radici lontano nel tempo (è stato fondato nel 1968) e che conta ben 4.300 tesserati. A spiegarlo è Gianluca Tasin, 38 anni, consulente finanziario di professione e dal 2008 presidente del Cus Trento. Carica rinnovata qualche mese fa per rilanciare, nei prossimi 4 anni, l'attività del Centro.

Presidente Tasin, com'è iniziata la sua esperienza all'interno del Cus?
Ho iniziato come atleta. Frequentavo la facoltà di Economia a Trento e facevo triathlon, così mi sono avvicinato al Cus ed ho aperto proprio la sezione di triathlon. Poi sono entrato a far parte del direttivo e nel 2008 sono stato eletto presidente, carica rinnovata qualche mese fa.

Come imposterà l'attività dei prossimi anni?
La mission è quella di offrire un numero di servizi sportivi sempre maggiore a studenti e dipendenti dell'Università di Trento. Corsi, attività di base ed agonistiche, ma anche eventi come le Facoltiadi che dal prossimo anno avranno anche un'edizione invernale, a febbraio, in Bondone o Folgaria. Senza dimenticare i consueti tornei di basket, calcetto e pallavolo. La nostra è una società sportiva aperta a tutti, ma ovviamente il cuore del'attività è rivolta all'ateneo, con tariffe agevolate per studenti e dipendenti.

Sabato si è svolto l'Open Day del centro nautico di Caldonazzo. Ma quella non è l'unica struttura a vostra disposizione, vero?
Esatto. L'Open Day è stata una grande occasione per farci conoscere e ne faremo altri per mettere in mostra le nostre potenzialità. Oltre al centro nautico a San Cristoforo, dove si possono seguire corsi di vela, surf e canottaggio, abbiamo un centro sportivo polivalente a Mattarello con un campo coperto per calcetto e tennis, due campi esterni in sintetico, un campo da green volley, un altro da street basket ed una beach arena con sabbia di mare per beach volley e beach tennis. Infine, nell'hangar all'interno dell'aeroporto di Mattarello abbiamo una scuola di volo per alianti. Per corsi di arrampicata e sci ci appoggiamo, invece, a guide alpine e scuole di sci.

Un'offerta a 360 gradi per invogliare gli studenti a fare sport?
Certo. L'attività sportiva, non necessariamente agonistica, è fondamentale e aiuta nello studio. Come dice la famosa frase latina "mens sana in corpore sano".

A suo parere gli spazi sportivi a disposizione dell'ateneo sono adeguati?
E' sicuramente positivo che l'Opera universitaria, quando ha realizzato i nuovi alloggi, abbia pensato a spazi per l'attività sportiva. Certo, più spazi ci sono più l'offerta può essere ampia. La nostra ambizione sarebbe quella di gestire una palestra universitaria. In questo senso attendiamo il palazzetto sportivo che nei prossimi tre anni dovrebbe essere realizzato nell'area di San Bartolameo.













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