Le bici gratis del Comune sono sparite

Qualcuna è stata gettata nell’Adige, altre “massacrate” per evoluzioni nei parchi e c’è chi se l’è portata a Villa Lagarina


di Giancarlo Rudari


ROVERETO. Ottima l’idea, disastrosi i risultati (almeno fino ad ora). A dieci giorni dall’avvio dell’esperimento, dove sono finite le “bici bianche” (in realtà giallo-verdi) che tutti possono (o potevano) utilizzare gratuitamente? In città non se ne vedono circolare. Forse perché qualcuna è stata vista galleggiare nell’Adige? O perché qualcun’altra è stata abbandonata lungo le sponde del fiume? O perché qualche ragazzino si è divertito a “massacrarle” compiendo evoluzioni nei parchi? O, ancora, perché qualche altra bici è finita a Villa Lagarina? Per non pensare che qualcuno avrebbe anche potuto rubare le due ruote a disposizione di tutti...

Durante la “Notte verde” di inizio giugno era stata presentata ufficialmente l’inziativa dell’amministrazione comunale che avrebbe dovuto far diventare “Rovereto come Amsterdam ’65: torna l’esperimento delle bici bianche”. Il riferimento era ad “una calda notte di luglio di quasi cinquant’anni fa quando Amsterdam venne invasa di biciclette bianche. Chiunque poteva usarle, in assoluta libertà. Non c’era bisogno di pagare una tariffa, né di fornire un documento”. Stupenda “visione” quella degli studenti olandesi che contestavano l’uso dell’automobile e suggerivano un modo alternativo, più pulito ed economico, per spostarsi in città. Perché non provarci anche a Rovereto mezzo? E chi non vorrebbe una bicicletta, gratis, a disposizione da prelevare quando la vedi in strada per poi lasciarla a disposizione di qualcun altro in un qualsiasi punto della città?

«E’ certamente singolare - era stato detto nella presentazione dell’iniziativa - che un’amministrazione comunale abbia deciso di riproporre quell’iniziativa esattamente come cinquant’anni fa venne lanciata ad Amsterdam». Ecco allora l’idea di lanciare “Bicingiro”: venti biciclette giallo-verde (i colori della città) sarebbero state a disposizione di chiunque 24 ore su 24 senza richiedere né soldi né documenti. Biciclette senza lucchetto in modo che chiunque le potesse prendere e utilizzarle per tutto il tempo che voleva. E qui, forse, qualcuno ha preso alla lettera l’amministrazione comunale tanto da pensare di farsela propria magari per una settimana o più o peggio ancora per sempre visto che in giro le bici giallo-verde non si vedono. Anzi no: se ne sono viste galleggiare o abbandonate lungo l’Adige o in qualche località fuori città o, ancora, in mano a ragazzini impegnati a divertirsi dopo aver modificato manubri e freni. Sarà la mancanza di senso civico o di coscienza collettiva? Alla faccia del microchip contro i malintenzionati...

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