Lavis, le opposizioni: «Parcheggi, persi 9 anni»

Pd, Vivilavis e Upt all’attacco: «Disattesa la promessa di aumentare i posti auto Si parla di farne in zona industriale o in centro: ma come faranno in 11 mesi?»


di Daniele Erler


LAVIS. Con la recente approvazione della variante al piano regolatore, torna a galla un problema che a Lavis non è stato ancora risolto, e che rimane di costante attualità: la questione parcheggi.

A rilanciare il tema, in un'intervista al Trentino, sono le minoranze in consiglio (i gruppi del Pd, di ViviLavis e dell’Upt), che lamentano come l'amministrazione non avrebbe dato, negli ultimi dieci anni, alcuna risposta proprio in merito a questo argomento.

«I parcheggi – spiega Giancarlo Rosa, di ViviLavis – sono la priorità del paese, propedeutica anche alla gestione migliore del centro storico». La necessità di maggiori posti auto, d'altronde, è comunemente avvertita da chiunque visiti Lavis. Proprio la promessa di nuovi parcheggi, dicono ora le minoranze, era stato anche uno dei cavalli di battaglia che aveva portato al governo della borgata l'attuale amministrazione. Promessa, dicono, che è stata però nei fatti disattesa: i posti auto negli ultimi anni sono anzi persino diminuiti.

Vero è che nella nuova variante al Piano regolatore generale un piano parcheggi è ovviamente incluso (lo prevede la norma): fra gli altri provvedimenti, si parla di nuovi parcheggi in zona industriale, o in centro dietro a palazzo Maffei o nei pressi del giardino dei Ciucioi.

«Ci stanno prendendo per il naso – commenta Antonio Moser (dell'Upt) – inutile che dicano che ci sono queste possibilità, sono solo altre promesse».

«Tutto ciò che non hanno fatto in nove anni – aggiunge Rosa – adesso lo dovrebbero fare in undici mesi? Il vicesindaco Bruno Franch dovrebbe dare delle risposte ai cittadini del centro storico, ma non su ciò che farebbe, ma su ciò che non ha fatto negli ultimi anni».

Il tema politico ha insomma ormai radici ultra-decennali. Antonio Moser ricorda, ad esempio, come un nuovo parcheggio interrato in pieno centro, e con una sessantina di posti, doveva essere realizzato sull'area di un privato. Il progetto, partito nel 2000 con l'allora sindaco Tomasin, c'era già, ed era stato anche finanziato. «Nel 2004, quando si è insediata l'attuale amministrazione Pellegrini – rivela Moser – quel parcheggio è stato stralciato. So per certo che non è stata una questione finanziaria, ma un accordo elettorale col privato. Anche per gli altri parcheggi, non ci raccontino che mancano le risorse, quando si sono spesi quasi 5 milioni di euro per il cantiere comunale. La questione parcheggi, in fondo, riassume l'atteggiamento dell'amministrazione negli ultimi dieci anni: una serie di promesse, che non sono state mantenute».

Fra le idee portate avanti nel passato, e per ora non realizzate, vi sarebbero due alternative: la possibilità di individuare un parcheggio interrato dietro a palazzo Maffei, oppure sotto la piazza del Mercato.

«Basta bugie – conclude Moser – non importa dove, ma ora un parcheggio deve essere fatto».

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