Lampioni intelligenti in tutti i Comuni 

La proposta del governatore ai sindaci: «Funzioneranno anche da telecamere e manderanno alert su traffico e incidenti»



TRENTO. Un salto nel futuro, nel mondo chiamato internet delle cose diffuso su larga scala in tutto il territorio provinciale, con ricadute positive per molti aspetti della vita quotidiana, dalla sicurezza della nostre strade, al monitoraggio della raccolta dei rifiuti, dal risparmio energetico alla sicurezza stradale. E tutto grazie ai lampioni. Sì, proprio quei silenziosi compagni di viaggio che si notano solo quando si fulminano le lampadine.

La giunta provinciale in collaborazione con Trentino Network e Informatica Trentina ha elaborato un progetto che parte proprio dalla sostituzione dei vecchi lampioni con una nuova generazione di luci a led che potranno anche diventare i punti di una rete a banda stretta, chiamata in gergo tecnico con la sigla LoRa, sulla quale potranno viaggiare una serie infinita di segnali e applicazioni. Lo hanno chiamato smart territory.

Ieri proprio il presidente della Provincia Ugo Rossi, insieme all’assessore Carlo Daldoss e a un tecnico di Informatica Trentina, hanno proposto il progetto in un incontro con i sindaci trentini al Consorzio dei Comuni. Sarebbe un investimento che si ripagherebbe quasi da solo, visto che le lampade a led permetterebbero un notevole risparmio energetico. «Un investimento che proietterebbe il Trentino nel futuro perché una rete come questa in Europa non ce l’ha nessuno. Si avrebbero vantaggi sotto moltissimi punti di vista a costi molto bassi, considerando il risparmio energetico che si otterrebbe», ha detto ieri Rossi. Il progetto è stato proposto ai Comuni che sono i proprietari dell’illuminazione pubblica: «Vediamo per prima cosa se il progetto interessa e a quanti comuni. Poi si procederà. L’idea è quella di costituire un consorzio tra Provincia e Comuni. Noi vorremmo gestire insieme a loro questa nuova infrastruttura ed è chiaro che la Provincia sarebbe in prima linea per l’investimento iniziale. Ripeto, un investimento che potrebbe ripagarsi quasi da solo. Basti pensare che ci sono ditte private che si offrono ai Comuni di cambiare gratis gli impianti di illuminazione di guadagnare con una parte del risparmio energetico ricavato. Questo nostro progetto però andrebbe molto oltre».

Sì perché quello a cui pensa la Provincia entra direttamente nel futuro. A realizzarlo dovrebbe essere Trentino digitale che nascerà dalla fusione tra Informatica Trentina e Trentino network. Le applicazioni sarebbero molteplici grazie al fatto che i lampioni potrebbero contenere sensori che dialogherebbero con i sensori di altri oggetti e poi potrebbero trasmettere le informazioni a una centrale. Si potrebbero realizzare reti di monitoraggio di valanghe e fiumi, un sistema per lanciare e ricevere alert su traffico, incidenti stradali, chiusure o blocchi, fornire servizi wireless e wifi lungo le strade, mettere in rete telecamere per il controllo di strade, piazze e luoghi sensibili. E qui si aprirebbe tutto il grande capitolo della sicurezza urbana, con una sorveglianza che sarebbe a disposizione delle forze dell’ordine, potenziata dalla capacità della rete a banda stretta, magari con l’uso dei droni. Ma ci sono applicazioni meno prevedibili, come la possibilità di assistere i disabili che potrebbero portare un bracciale geolocalizzatore collegato con i sensori dei lampioni e, quindi, essere sempre in rete con centrali di sorveglianza e emergenza. Una tecnologia che farebbe anche risparmiare con la gestione intelligente dell’illuminazione pubblica.

Infinite sono le possibilità nell’ambito della gestione dei servizi urbani. Cestini e cassonetti delle immondizie potrebbero essere dotati di sensori che potrebbero segnalare quando sono pieni o di sensori ambientali che sorveglierebbero la qualità dell’aria. Potrebbero essere messi in rete nuovi semafori smart che si autoregolerebbero in base all’intensità del traffico. Insomma il futuro potrebbe nascondersi in un lampione, ma il Trentino e i comuni trentini sono pronti a entrarci? (u.c.)















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