val di fiemme

Lager per animali a Carzano, anziano a processo

L’uomo aveva trasformato un terreno in discarica abusiva: dentro tre cavalli, due cani e un’oca in condizioni disumane



TRENTO. Quando li hanno trovati, nel marzo dello scorso anno, in un terreno nel comune di Carzano, erano in condizioni disastrose: sporchi, denutriti, malati e prigionieri in condizioni a dir poco disumane. Stiamo parlando di tre cavalli, di un’oca e di tre cani di proprietà di un settantottenne del posto e salvati da una guardia zoofila dell’Enpa che, scoperto il “lager”, aveva allertato le autorità sanitarie.

Agli equini, in particolare, non era garantita né la necessaria quantità di cibo né la qualità e, per questo, erano deperiti, ridotti a pelle e ossa, quasi incapaci di muoversi. Non solo: le tre povere bestie non risultavano nemmeno identificate e registrate in quello che, ufficialmente, risultava essere un allevamento. L’oca, invece, era “detenuta” in una stia per polli, senza cibo e senza acqua.

E la stessa sorte era toccata anche ai tre poveri cani, rinchiusi in una gabbia per polli, in mezzo a escrementi, in condizioni igieniche indescrivibili, senza nemmeno uno spazio che fosse pulito e asciutto. Gli animali sono stati subito confiscati e affidati a strutture in grado di prendersene cura e di garantire loro le cure e l’alimentazione necessaria a farli tornare in buona salute.

Ma a far finire nei guai l’uomo non erano stati solo gli animali. Dai sopralluoghi compiuti dalle autorità preposte, infatti, è emerso che il terreno di proprietà di un’immobiliare su cui l’improbabile allevamento era stato allestito era stato trasformato dall’anziano in una discarica non autorizzata di rifiuti, anche pericolosi. L’anziano, infatti, senza aver alcuna qualifica o autorizzazione, aveva dato il via ad un’attività di raccolta di materiali d’ogni genere. Materiale che poi, ovviamente, accumulava nell’area.

L’uomo era stato poi denunciato e il terreno posto sequestro. Ora, il processo che vede il settantottenne imputato per maltrattamento di animali, ma anche per l’aver trasformato in discarica un terreno di cui era comodatario e aver effettuato la raccolta non autorizzata di rifiuti.

L’ultima udienza del processo s’è tenuta in tribunale, a Trento, solo qualche ora fa, ma quella aggiornata al 29 marzo prossimo dovrebbe, salvo sorprese, essere l’ultima. Sembra ormai certo che l’uomo abbia scelto la via del patteggiamento e ci sarebbe anche la disponibilità della procura. Restano da chiarire gli ultimi aspetti legati al sequestro dell’area, che non era di proprietà dell’imputato e che dovrebbe tornare in possesso dell’immobiliare.

Solo pochi giorni fa,un altri imputato per maltrattamento di animale. Si trattava di un allevatore della val di Peio che lo scorso ottobre aveva trascinato per chilometri un’asina, la cui unica colpa era di essere cocciuta e di non volersi trasferire in un’altra stalla, con la propria macchina, causando alla povera bestia ferite tanto gravi da costringere poi i veterinario ad abbatterla, per mettere fine alle sue sofferenze.

Un altro asinello, sottoposto allo stesso assurdo trattamento, s’era salvato seppur ferito. L’animale è stato affidato ad un’associazione che si dedica alla cura degli asinelli, per l’uomo l'inibizione per tre anni da ogni attività di allevamento, trasporto e commercio di animali.













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