Ladri di legname rubano i rami tagliati lungo l’Adige 

In questi giorni il Servizio Ripristino ha ripulito le rive e segato gli alberi. In molti si servono riempiendo le auto



TRENTO. Non siamo più ai tempi dell’albero degli zoccoli. Eppure a Trento c’è ancora chi ruba legna. La legna di tutti. Quella tagliata e accatastata in questi giorni dagli uomini del Servizio ripristino della Provincia che stanno pulendo le rive dell’Adige. Lungo la pista ciclabile che costeggia il fiume, sia verso sud che verso nord ci sono cataste di legna un po’ dappertutto. E c’è chi ha pensato di potersene appropriare. Così i runner che corrono lungo la ciclabile assistono sempre più spesso in questi giorni a prelievi a dir poco imbarazzanti. Ieri mattina ad esempio, un automobilista con una Peugeot bianca ha imboccato la stradina ciclabile, e vietata al transito degli automezzi, che va verso nord. Si è fermata all’altezza della discarica e il conducente è sceso. Come se nulla fosse, ha iniziato a riempire l’auto di legna. L’ha caricata dappertutto, prima nel bagagliaio, poi sul sedile posteriore e, infine, sul sedile del passeggero. Incurante degli sguardi severi e rimproveranti di runner e ciclisti, il conducente ha prelevato tronchi e tronchetti di legna addirittura scegliendo la misura che probabilmente meglio si addice alla sua fonasela. Dopo mezz’ora di lavoro l’automobilista ha riempito la macchina e se ne andato con l’auto che sfiorava terra da quanto era carica. È ripartito sulla ciclabile senza neanche mettere le quattro frecce alla faccia di chi la pista la frequenta proprio per stare lontano dal traffico. E, a quanto pare, non è l’unico che ha avuto l’idea di fare rifornimento di legna con la materia prima gentilmente tagliata dall’ente pubblico.













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