La Valsugana scommette sul turismo in bicicletta

Presentato ieri dall’Apt il progetto «Bike 2013», una promozione da 60 mila euro Il direttore: «Vogliamo penetrare i mercati tedesco, austriaco e dell’Est Europa»


di Antonio DeCarli


LEVICO TERME. A villa Sissi è stato presentato ieri agli operatori turistici, dal direttore della Apt Luca D’angelo, il progetto “Bike 2013” con il motto “dai 2000 metri al tuffo nel lago” per significare la specificità di un territorio in cui è possibile andare in bici o in mountain bike alla scoperta di luoghi e panorami mozzafiato. Al tavolo Sara Ganarin e Patrizio Andreatta che seguiranno nello specifico il progetto e cercheranno di cogliere le grandi opportunità che offre questo settore molto sviluppato in Austria, Germania e paesi dell’est europeo.

«Per la prima volta – spiega il direttore della Apt, D’angelo – abbiamo riunito intorno ad un tavolo progettuale tutta la filiera che ruota intorno al mondo della bici e cioè le strutture ricettive, le guide di mountain bike, l’offerta di vari servizi compresi noleggiatori e riparatori. È necessario che una volta ideata e promozionata questa offerta, che la Valsugana sia pronta a recepire le esigenze dei turisti sulle due ruote desiderosi di scoprire il nostro territorio». Saranno coinvolti quindi tutti i soggetti che aderiranno al progetto promozionando tutte le strutture ricettive “bike friendly” che rispettano i requisiti richiesti dal progetto e dei servizi proposti per i ciclisti. Il progetto dal 2013 si completa integrandosi ora con il Circuito Dolomiti Lagorai Bike con l’offerta di circa 1000 chilometri per Mtb con percorsi tracciati in Gps oltre che dall’opportunità arrivata con la proposta del Catalogo Sportler Europa le cui foto sono state realizzate proprio in Valsugana e valli limitrofe.

«Possiamo offrire - continua il direttore della Apt – una ciclabile di 80 chilometri da Pergine fino a Bassano, in cui si trovano alcuni bici grill, con la possibilità di rientro in treno o di noleggio “bike-sharing” poter cioè depositare la bici in alcuni posti lungo il percorso. Ora dobbiamo saper comunicare con efficacia all’utenza, in particolare estera, l’opportunità della vacanza su due ruote intercettando l’utenza interessata alla ciclabile, al ciclismo su strada, al mountain bike, ai mezzi con pedalata assistita che risulta un settore in forte crescita».

L’offerta quindi non è però solo di percorsi, ma anche di un prodotto completo rispettando il concetto di “vacanza e libertà” sempre più caro al turista biker. «La comunicazione studiata dal costo di circa 50-60 mila euro – conclude D’Angelo – riguarderà fiere specializzate in Italia ed all’estero, editoriale con un catalogo di chi aderisce al progetto, cartine di ciclabili, sentieri in montagna, salite da mito e percorsi già utilizzati durante la settimana tricolore, sito internet con pagine specifiche».

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