«La Valsugana diventi la prima Fuel Cell Valley»

Il vicesindaco di Borgo: «Le condizioni ci sono ed è un’opportunità per tutti» Schraffl: «L’Enaip può formare personale per installare 30 impianti in Trentino»


di Marika Caumo


BORGO. In Valsugana la “Fuel Cell Valley” nazionale. Quello di Gianfranco Schraffl, vicesindaco di Borgo, non è un sogno, è un’opportunità che la Valsugana deve rivendicare. Già perché le condizioni ci sono. E saranno presentate sabato prossimo in un convegno nella sede del Cfp Enaip, nel quale sono previste anche visite guidate all'isola cogenerativa del centro sportivo, a bordo del minibus ad Idrogeno allestito dalla Dolomitech di Villa Agnedo, che fa servizio in val di Fiemme.

Schraffl, che unisce alla passione nel campo delle energie rinnovabili e al suo ruolo istituzionale, l'esperienza di 20 anni come direttore del Cfp Enaip, durante la campagna elettorale per le provinciali aveva anche consegnato una lettera ai principali candidati locali, invitandoli a «impegnarsi, se eletti, per collaborare a far diventare la valle il luogo dove SofcPower possa insediarsi». Già perché SofcPower è l’unica azienda italiana che produce celle a combustibile ad ossidi solidi Sofc stazionarie (non quelle montate sulle autovetture). Dal 2008 è insediata nel Bic di Mezzolombardo, fa parte del Progetto Crisalide e in collaborazione con le amministrazioni locali ha realizzato le prime isole cogenerative in Italia, a Roncegno, in funzione dal 2012, e Borgo, al centro sportivo e Cfp Enaip, unica scuola dello stivale ad averlo dallo scorso giugno. «Con Dolomiti Energia partecipa per l'Italia al progetto europeo Ene.Field, che finanzia l'installazione di mille impianti residenziali di micro-cogenerazione a fuel cell in 12 stati Ue: in Trentino ne installerà 30, di cui 8 in Valsugana - precisa Schraffl -. La nostra valle potrà diventare un territorio di avanguardia tecnologica, una valle laboratorio». La “FC Valley” appunto, ovvero un nuovo polo industriale trentino: a sud la Meccatronica, ad est quello delle celle a combustibile. «Le condizioni strutturali ci sono: superstrada e ferrovia, siamo la cerniera tra Trentino e Veneto», spiega Schraffl. E continua: «Borgo, con l’Enaip, diventerà centro di competenza, necessario da subito per formare gli installatori dei primi 30 impianti trentini». SofcPower nel frattempo sta studiando impianti industriali, fino ai 50 e 100Kw. «L'azienda cresce e fra qualche anno uscirà dal Bic. Per allora la Valsugana politica dovrà aver lavorato e creato le condizioni per cui questa azienda trovi qui la collocazione più vantaggiosa», precisa Schraffl. Qui ci sono i primi impianti, progettati e costruiti da tecnici e artigiani locali, c'è una formazione specifica (Enaip). «Gli impianti, piccoli e grandi, saranno contenuti in box installati chiavi in mano, quindi serve chi li costruisce e installa. I nostri artigiani sono in grado di farlo. E la necessità di nuove competenze tecnologiche consentirà ai giovani di mettere a frutto qui la loro esperienza», conclude il vicesindaco.













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