la storia

La sposa è non vedente: il cane guida porta le fedi

La cerimonia nella splendida cornice della chiesa di San Gregorio, a Borgo Chiese. La coppia, accompagnata all’altare da amici e parenti, andrà a vivere in Svizzera


di Aldo Pasquazzo


BORGO CHIESE. Gli invitati da parte dello sposo, svizzeri, hanno fatto onore agli stereotipi e sono giunti con largo anticipo. Mentre la sposa, non vedente e originaria di Trento, ha rispettato altrettanto la tradizione, presentandosi con oltre mezzora di ritardo.

Cinzia Marina, 38 anni residente a Trento dove fino ad oggi ha abitato in via Pascoli è bella, elegante vestita di bianco, con al seguito due bambine ma affiancata dal sua cane “Unica”, che portava al collo le fedi nuziali. Il pastore tedesco dopo l’offertorio, con assoluta disinvoltura è salito sul presbiterio per portare a termine il proprio incarico. Poi si è accovacciato dietro agli sposi anche se di tanto in tanto si aggirava attorno all’altare, dove fotografi e cineoperatori non perdevano occasione per immortalarlo.

La sposa preferisce scendere dall’auto ad una trentina di metri della chiesa per poi raggiungere il sagrato attorniata dall’affetto e della felicità dai parenti. Emozione evidentissima anche per lo sposo, malgrado cercasse in ogni modo di ostentare sicurezza. A fare ala alla cerimonia, malgrado la povenienza di entrambi da fuori valle, anche parecchia gente del luogo, rispettosamente ai margini del porticato.

La coppia, che andrà ad abitare in Ticino, ha chiesto e ottenuto di celebrare il matrimonio nella chiesa di San Gregorio, un tempo casa dei frati e che ora ospita l’associazione “Il Ponte sul Guado”. Il marito, che indossa gessato blu e che tiene tra le mani il bouquet, è di Caslano, in Svizzera e fa di nome Michele Engeler.

La chiesa di via Brione, peraltro bene addobbata, è piena di gente. Tra gli astanti altri non vedenti, che non perdono occasione per essere vicini e far sentire il loro calore agli sposi. Sul presbiterio il padre priore Andrea Schoneller, indossa la sola stola di colore verde. All’omelia il cappuccino sottolinea i valori ed i principi della vita a due. Durante la cerimonia Michael Strom di Spiazzo Rendena e Maria Chiara Mosna di Trento con violino e violoncello eseguono prima l’Ave Maria di Gounod, poi altre musiche di Bach e infine l’Ave Maria di Schubert.

A funzione conclusa un brindisi all’aperto. Per la cronaca alla stessa ora un altro matrimonio religioso veniva celebrato dall’ arciprete don Vincenzo Lupoli nella sottostante chiesa di San Rocco.













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