ARCO

La scuola milionaria è già guasta

Alle elementari di Romarzollo, costate 13 milioni di euro, è andata in tilt la domotica


di Gianluca Marcolini


È stata definita la scuola dei record per diversi motivi. Innanzitutto per il costo complessivo, lievitato nel corso degli anni e dei lavori fino alla cifra stratosferica di 13 milioni di euro che l’ha resa l’opera pubblica più costosa nella storia recente di Arco. Poi per la particolare tipologia costruttiva, primo edificio scolastico in Italia (e tra i primissimi in assoluto in Europa) a potersi fregiare del certificato Leed per il bassissimo consumo energetico e per l’altissima dotazione tecnologica.
Nonostante ciò, la scuola elementare di Romarzollo, croce e delizia delle amministrazioni comunali arcensi degli ultimi quindici anni (delizia per il valore architettonico e culturale dell’opera, croce per la spesa elevatissima che ha ingessato il bilancio comunale per svariato tempo), ad un lustro dal taglio del nastro presenta già diversi problemi strutturali.
Il più grave riguarda la domotica che regola l’apertura e la chiusura delle tende frangisole posizionate sulle diverse finestre dell’edificio. Il sistema è andato in tilt troppe volte negli ultimi tempi, creando non poche difficoltà all’interno delle classi, agli insegnanti e ai bambini. La tecnologia automatizzata non permette di regolare manualmente l’abbassamento e il ritiro delle tende (il movimento è deciso da alcuni sensori che registrano l’illuminazione solare e le condizioni meteorologiche: se piove, ad esempio, le tende esterne non si abbassano e ciò, all’inizio, aveva causato diversi disagi all’attività didattica rendendo necessaria l’installazione di alcune tende sui serramenti interni) e sempre la domotica gestisce in maniera automatica l’apertura e la chiusura delle finestre, il ricircolo dell’aria nei vari locali, il riscaldamento degli ambienti.
Per ragioni che non si è riusciti ad individuare, una parte di questo processo tecnologico è andato in tilt, come hanno avuto modo di segnalare gli insegnanti alla dirigenza dell’istituto comprensivo e quindi all’amministrazione comunale, che ha deciso di far intervenire alcuni addetti ai lavori (la Bailoni Serramenti di Storo) per risolvere il problema.
Dopo aver controllato la serramentistica e l’impianto elettrico, ma senza risultato, non è rimasta altra soluzione che procedere alla manutenzione straordinaria delle finestre per ripristinarne il corretto funzionamento.
Un altro problema che si registra, con troppa frequenza, nella scuola di Vigne è l’intasamento degli scarichi della rete idrica che ha già costretto, finora, a far intervenire più volte una ditta specializzata.













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