BANCHE

La Rurale aumenta i costi dei conti: pronto il ricorso 

Il direttore del Crtcu Biasior: «Costi anche quadruplicati il cliente ha due scelte o cambia banca o chiede l’arbitrato»



TRENTO. La comunicazione è arrivata sia sul sistema InBank che per posta. Nella lettera si legge che la Rurale ha dovuto aumentare i costi a causa di alcune novità normative: «La informiamo che alcuni interventi legislativi e/o regolamentari, nonché nuovi impegni imposti dalle Autorità preposte e, nello specifico: accordo intergovernativo Fatca - CRS UE 2014/107; implementazione del nuovo standard contabile IFRS9; nuovo regolamento Privacy UE 2016/679 – GDPR; nuova direttiva europea sui servizi di pagamento PSD2 UE 2015/2366; hanno determinato maggiori costi e minori ricavi per la Cassa rurale».

Gli aumenti partono dal 14 aprile. Si va dal canone annuo che, per certe tipologie di conti, passa da 0 a 48 euro, le istruttorie veloci che si portano al massimo trimestrale di 150 euro e bonifici verso Italia e area Sepa che crescono da 1,50 a 3 euro. A questo si aggiungono le commissioni su ordini permanenti che possono andare da 0 a 1,50 euro, mentre un addebito bollettino va da 1,50 a 3 euro. Tutto o quasi è stato ritoccato al rialzo.

Al momento al Crtcu sono arrivate segnalazioni solo da clienti della Rurale di Trento e non pare che altre banche abbiano fatto la stessa scelta.

Biasior del Crtcu spiega che i clienti hanno due strade davanti o fare ricorso all’Arbitro bancario o cambiare banca. 

 













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