L’obiettivo è quello di una valorizzazione complessiva che comprende Viote e caserme austriache

La Provincia si butta nel wellness

Con la Patrimonio compra la maggioranza delle Terme di Garniga


Robert Tosin


TRENTO. E ora la Provincia si butta nel wellness, tra bagni d'erbe e massaggi rilassanti. La giunta ha dato via libera alla Patrimonio del Trentino per comprare le terme di Garniga. Rileverà le quote dei Comuni attualmente soci e studierà un piano di rilancio, in parte già abbozzato, che comprenda anche il Bondone, le Viote e le ex caserme. La Provincia dunque riveste i panni dell'imprenditore: si prende in carico una struttura, la sistema, ricapitalizza la società e cercherà poi un partner privato al quale affidare la gestione. Ma perché? Alla base c'è un progetto più ampio ed è forse questo che offre una motivazione per cui l'ente pubblico abbia pensato di imbarcarsi in un'operazione di questo tipo. E cioè la valorizzazione dell'intera area, caserme e Bondone compresi, e di cui le Terme fanno parte accessoria. Insomma, pare di capire che l'oggetto non è solo ed esclusivamente il complesso termale e quindi la ricaduta (e l'interesse) diventa più ampio. La proposta arriva dalla stessa società Garniga Terme presieduta da Andrea Robol, ex assessore alle attività economiche del Comune di Trento, che ha studiato un piano di valorizzazione d'ampio respiro con la possibilità di sfruttare a fini turistici il recupero delle ex caserme austriache. Il ragionamento è quello di creare una "comunità turistica" che non dipenda solo dall'attrazione termale nella piccola Garniga, ma coinvolga un bacino molto più ampio e quindi più appetibile per i potenziali visitatori. Il Comune di Trento ha già detto di sì al progetto e ora anche la Provincia muove il portafoglio attraverso il suo braccio operativo, la Patrimonio del Trentino. Spetterà alla società presieduta da Claudio Bortolotti muoversi nella direzione richiesta dall'esecutivo, ma i soggetti sono tutti d'accordo. La Provincia, tramite la sua controllata, acquisterà le quote azionarie dei Comuni di Garniga, Cimone e Aldeno diventando quindi azionista di maggioranza assoluta della società proprietaria dell'impianto. A quel punto i soci rimasti - ci sono anche Trentino sviluppo in qualità di partner industriale e Farmacie comunali spa come partner scientifico - procederanno ad una ricapitalizzazione in modo da dare sostanza alla nuova realtà. A quel punto, con i soldi da una parte e il progetto dall'altra si potrà procedere alla ricerca di un socio privato che si faccia coinvolgere nell'intrapresa, partecipando alla ristrutturazione immobiliare e che poi magari si accolli anche la gestione del complesso termale e alberghiero. Ora insomma la Provincia su butta anche sul wellness, occupandosi in prima persona pure di calidarium e frigidarium e impegnata sulla valorizzazione di un complesso che forse i Comuni coinvolti non avevano la forza di gestire con gli investimenti necessari alla moderna concorrenza del settore. Il disegno complessivo che coinvolge altre strutture va proprio nella direzione di ampliare l'offerta che probabilmente limitata alle sole terme risultava di minore visibilità e appetibilità: Viote, Bondone e terme dovrebbero dunque diventare un pacchetto unico.

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