La Provincia di Trento darà ai dipendenti pubblici 77 milioni

Una soluzione "tampone" al mancato rinnovo del contratto sotto forma di premi


Robert Tosin


TRENTO. Certo, non è il contratto tanto atteso, ma almeno una soluzione "tampone" è stata trovata. La Provincia ha messo sul piatto 77 milioni di euro per il prossimo biennio a favore dei dipendenti pubblici. Saranno utilizzati attraverso un fondo straordinario e destinati a compensare la produttività e finalizzati ad obiettivi interni. I sindacati sono moderatamente soddisfatti. «Non è il contratto - spiega Ermanno Monari della Uil - ma piuttosto che niente va bene anche così. Almeno abbiamo chiesto che vengano usate maglie larghe affinché la ricaduta sia effettivamente omogenea su tutti i lavoratori. Stiamo a vedere se nell'ottica dei risparmi fatti si riuscirà a trovare nuove risorse per migliorare ulteriormente il piatto». In effetti non sono i 150 milioni che si calcola avrebbe portato in tasca dei lavoratori il rinnovo contrattuale. Ma l'ordine tassativo del governo non si discute: tutto bloccato fino al 2013. E la Provincia si è trovata a dover dare risposta ai lavoratori pubblici provinciali senza avere a disposizione gli strumenti normali della contrattazione salariale. Anche dal punto di vista normativo la soluzione non è facile. «Speriamo che non ci siano intoppi con lo Stato» commenta Monari, perché in effetti la manovra potrebbe apparire come un modo per svicolare al blocco nazionale con un "sotterfugio". Ma non dovrebbe essere così, perché il fondo straordinario verrà costituito con obiettivi ben precisi e inattaccabili. E cioè dare risposte ad obiettivi strettamente interni, come per esempio la riorganizzazione e l'innovazione nelle amministrazioni pubbliche volte alla riduzione dei costi di funzionamento, ma anche esterni, intendendo tutte le azioni che mirano a migliorare i servizi all'utenza attraverso la sburocratizzazione e quindi, anche qui, con conseguente riduzione dei costi pubblici. Questo insomma dovrebbe essere il modo per puntare determinati obiettivi e nello stesso tempo dare risposte fuori dal contesto contrattuale ai lavoratori pubblici provinciali che devono mettersi il cuore in pace e tenersi il vecchio contratto. Le risorse della Provincia permettono se non altro di smuovere il blocco degli stipendi e offrono la possibilità di migliorare la busta paga. I dati precisi ancora non ci sono, ma la valutazione presentata ieri da Dellai ai sindacati parla di 50 milioni di euro divisi in due anni e legati appunto alla produttività, da aggiungere ai 27 milioni che sono disponibili nel triennio 2011 - 2013 e riconosciuti come indennità di vacanza contrattuale. Ora i sindacati discuteranno al loro interno la proposta provinciale, ma pare ci siano pochi margini di movimento.

© RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano