Trento

La prima staffetta in Trentino tra lavoratori della vecchia e nuova generazione

Ha lavorato 40 anni per i Bacini montani, continuerà a farlo per due anni a 24 ore settimanali invece che a 40 per permettere l'assunzione di un giovane



TRENTO. Prima staffetta  generazionale per un dipendente dei bacini montani  che ha lavorato per 40 anni e continuerà a farlo  per due anni ancora che gli rimangono dalla pensione, ma per sole 24 ore a settimana anziché 40, consentendo così l'assunzione di un giovane lavoratore che era nelle graduatorie per la selezione degli operai. Parte con un accordo sindacale tra il Servizio Bacini Montani e la Filca Cisl la prima staffetta generazionale tra operai nell’ambito del personale assunto dalla Provincia con contratto di diritto privato.

Un accordo che soddisfa tutti: il lavoratore, che ha beneficiato di una riduzione dell’orario di lavoro più adatta alle proprie esigenze personali e familiari; il Servizio Bacini montani, che ha avuto la possibilità di inserire nel proprio organico una forza nuova e giovane, contrastando il progressivo invecchiamento dei dipendenti in forza; il neo assunto e l’organizzazione sindacale, che ha assistito e sostenuto il lavoratore nella delicata fase propedeutica alla stipula dell’accordo sindacale.

La possibilità di attivare patti generazionali anche tra il personale assunto da soggetti pubblici con contratto di natura privatistica è passata con una delibera della giunta provinciale (n. 734 del 19 maggio 2015) con una modifica alle norme che regolano, all'interno del Piano degli interventi di politica del lavoro per il triennio 2011-2013, le azioni per l'incremento dell'occupazione mediante contratti di solidarietà e patti generazionali nonché l'inserimento lavorativo delle donne vittime di violenza.













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