La moglie lo tradisce col fidanzato della figlia: le fa causa

Noto professionista ha scoperto tutto dopo aver trovato degli attrezzi erotici, ma è stato denunciato dalla consorte


di Ubaldo Cordellini


TRENTO. Quando ha visto quella busta della spesa sul sedile posteriore dell’auto della moglie, non ci voleva credere. E invece quella busta di plastica del supermercato piena di attrezzi erotici gli ha aperto gli occhi su una realtà che non conosceva e che lo ha portato alla separazione dalla consorte, ma anche a trovarsi sotto indagine per violazione della privacy e violazione della corrispondenza. Quella che è capitata a un cinquantenne, noto e facoltoso professionista della Valsugana, è una storia che ha dell’incredibile, degna più di un film di quarta serie che delle aule di tribunale. Tutto ha inizio quando l’uomo trova, appunto, la busta della spesa piena di giocatoli erotici nell’auto della moglie, anche lei di mezza età. Nella busta c’era anche un piccolo asciugamano con delle macchie. Nella testa dell’uomo inizia a suonare più di un campanello d’allarme perché non aveva mai usato quegli arnesi. Il professionista si rivolge subito a un laboratorio specializzato al quale chiede di analizzare le macchie sull’asciugamano e altri residui organici che si trovavano sui giocattoli erotici. L’uomo voleva sapere se sull’asciugamano e sugli altri attrezzi c’era il dna della moglie e quello di altri. Per dare un elemento di paragone, il professionista consegnò ai tecnici anche un capello della consorte che aveva preso dalla spazzola in bagno. Poche settimane ed è arrivato il verdetto. Sul contenuto a dir poco imbarazzante di quella busta c’era il dna della moglie, ma non era il solo. C’era anche il dna di un’altra persona. L’uomo, a questo punto, ha chiesto la separazione con addebito alla moglie. Questo anche per evitare di versare un sostanzioso assegno di mantenimento alla signora e per limitare al massimo i beni patrimoniali da riconoscere alla donna. Nella causa civile, il professionista allega anche l’esito dell’analisi del dna sull’asciugamano e sui giochi erotici. La difesa della moglie non la prende bene e presenta denuncia penale per violazione della privacy.

Poi, la difesa della donna avanza richieste economiche molto alte, sostenendo che la signora non ha redditi propri e neanche beni. A questo punto, il professionista produce davanti al giudice un estratto conto inviato dalla banca alla moglie per fare il punto sui suoi investimenti. Dal documento emerge che la donna possiede un consistente capitale finanziario. La signora, però, presenta un’altra denuncia per violazione della corrispondenza. L’uomo, infatti, non avrebbe potuto aprire la lettera inviata dalla banca alla moglie. Dagli estratti conto, tra l’altro, emergono altri dettagli che rendono ancora più grave la situazione e allargano la frattura in famiglia. Infatti, dai movimenti bancari, il professionista scopre che la consorte ha versato 5 mila euro per comprare la motocicletta a un ragazzo poco più che ventenne. E non è un ragazzo qualunque, ma il fidanzato della giovanissima figlia della coppia. Questo ulteriore elemento, ha la potenza di una bomba al’interno di una famiglia che fino a pochi mesi fa sembrava baciata dalla fortuna, con redditi consistenti, villa e benessere. L’uomo accusa la moglie di averlo tradito con il ragazzo della figlia. Nel frattempo, le due denunce penali sono state riunite in un unico fascicolo nei confronti dei professionista. La Procura ha chiesto l’archiviazione delle accuse. La vicenda è finita sul tavolo del giudice delle indagini preliminari Carlo Ancona che ha accolto la richiesta di archiviazione. Ma se l’aspetto penale è finito così, va avanti la battaglia legale sulla separazione.













Scuola & Ricerca

In primo piano