«La mia Fbk? È al lavoro per essere più competitiva»

Il presidente Profumo: «Presto avremo un sistema informativo nuovo per attirare nuovi cervelli. Ma puntiamo anche sulla formazione dei giovani»


di Maddalena Di Tolla


TRENTO. Non è stato fermo, il presidente Francesco Profumo, da che è arrivato in collina, anche se i primi sei mesi, come dice lui, sono stati conoscitivi di persone e struttura. Ha voglia di raccontare ai giornalisti (incontrati ieri per i saluti di fine anno) cosa è stato questo primo anno a capo di Fbk. Parla a lungo di molte cose ma si sottrae a una valutazione del passato oscuro di Trento Rise. «Non c'ero, di solito giudico quello che mi pare di conoscere», si schermisce sorridendo. Si definisce per natura un oliatore, più che un rivoluzionario eppure la strategia di riforma del principale ente di ricerca trentino ha avuto inizio. Eccola spiegata.

Com'è andato questo primo anno, presidente?

Conoscevo il Trentino dall'esterno e ne avevo una certa idea. Ho trovato conferma di quell'idea. L'intuizione di Bruno Kessler è stata realizzata garantendo la necessaria continuità al progetto di ricerca. C'erano buone premesse. I risultati sono buoni. Basti pensare che nel 2010 l'unico ente italiano ad aggiudicarsi un finanziamento nella Call della Kick ICT fu proprio Fbk. Nella Call del 2015 il Trentino si è aggiudicato 12 milioni di euro, di questi 1.6 sono di Fbk. Per i primi sei mesi ho voluto conoscere le persone che lavorano qui e le loro idee. Poi abbiamo iniziato a lavorare con il consiglio di amministrazione per prepararci alla competizione per il futuro. Serve strutturarsi meglio. Di certo dobbiamo continuare a condividere con l'Università e gli altri centri, come la Fem, per competere e vincere.

Come si deve attrezzare dunque la Fondazione?

Abbiamo un'ottima dotazione e reputazione scientifica ma per competere su scala internazionale per attirare cervelli e finanziamenti serve una migliore struttura gestionale, della governance e dei sistemi informativi. Per questo ultimo aspetto abbiamo lavorato quest'anno e dal primo gennaio 2016 avremo un sistema informativo nuovo, che gestirà contratti, parte economica e contabile e naturalmente la documentazione scientifica, che sarà resa disponibile su una piattaforma open.

Su ricerca e innovazione come procederete?

Il cda mi ha dato mandato per operare una ricognizione per definire chi siano tra i nostri collaboratori i ricercatori e gli innovatori. Il passo successivo sarà operare un futuro reclutamento differenziato per le due categorie, che in altri paesi sono tenute separate per finalità e premialità in enti e agenzie. Oltre alla revisione dei sistemi informativi e all'individuazione di cui parlavo prima, il terzo aspetto del lavoro di quest'anno è stato rispetto alla gestione del personale. In questi mesi con la Provincia abbiamo fatto un'intesa per una nostra gestione in autonomia responsabile delle risorse assegnateci e saremo valutati sulla base di un piano strategico. Per il personale, andiamo sempre più verso l'approccio del Tenure Track (contratto pluriennale di ricerca, previa selezione con call internazionale, con un obiettivo chiaro di inquadramento finale, se si realizzano le aspettative del percorso - ndr), più che verso progressioni di carriera vecchio stile.

Il Trentino secondo me si trova di fronte alla sfida di collocarsi sul front-end dell'innovazione, passando dalla concezione del trasferimento tecnologico a quella del knowledge- sharing, della condivisione delle conoscenze. Il fattore umano è evidentemente molto importante. Infine, il cda ci ha dato mandato di cambiare lo Statuto, inserendo l'attività di formazione al territorio fra quelle istituzionali. Mi piace citare ad esempio l'esperienza di Fbk Junior, rivolta alle scuole superiori. In Italia è insolito offrire uno stage come ricercatore. Abbiamo avuto qui 368 stagisti, fra i quali 106 ragazze (possiamo fare meglio ma non è male come percentuale).

Che idea ha del futuro hub dal nome Hit, che sorgerà sulle macerie di TR e di cui Fbk sarà socia?

Io penso ad una struttura snella, senza ricercatori, dove si lavori solo sul marketing strategico e sul business development.













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