La denuncia: «Abbattuta un'aquila del Baldo»



ROVERETO. Un'aquila del Baldo è stata abbattuta, secondo il roveretano Andrea Frapporti, esperto di rapaci del Baldo e del Trentino. «L'abbattimento dell'aquila del Baldo è un fatto gravissimo - dice Frapporti - non solo perchè ne esistono pochi esemplari, ma perché l'aquila è la regina dei cieli. Ci sono persone che non resistono alla tentazione di sparare, senza rendersi conto che ammazzano un simbolo di libertà e bellezza».

Le affermazioni dell'esperto partono dall'abbattimento di quella che era stata detta una poiana, ma che a suo parere è invece un'aquila reale. Frapporti studia infatti le aquile del Baldo da anni. Sono pochissime e superprotette, una coppia aveva nidificato e lui aveva osservato i primi voli dell'aquilotta ancora ad agosto dello scorso anno. Aveva continuato a seguirla e il piccolo animale ce l'aveva fatta a superare l'inverno. L'ultimo avvistamento è di un mese fa (il rapace vola su una superficie di 150 chilometri quadrati di territorio). «Da allora non lo ho più vista - sostiene - e per me è stata abbattuta. Foto non ce ne sono. Qualcuno parla di poiana, ma io ribadisco che era l'aquila e comunque anche la poiana è protetta». La storia del rapace ucciso ha messo in moto in ogni caso un'indagine curata dal Corpo forestale di Caprino.













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