La crisi pesa sulle vacanze: meno soldi e meno giorni

Sondaggio della Fiavet: la maggior parte dei trentini ha prenotato per meno di due settimane e per un terzo il budget si è ridotto anche del 20 per cento



TRENTO. Le vacanze estive di due settimane sono quasi un lusso e se molti faranno lo stesso numero di giorni di ferie dello scorso anno, un terzo del trentini le accorcerà. E soprattutto quasi la metà ridurrà anche il buget a disposizione per andare in vacanze. Sono questi i dati emersi da un sondaggio dell’associazione delle agenzie di viaggio del Trentino Alto Adige (la Fiavet). «È un momento di grande incertezza – spiega la presidente di Fiavet Laura Bolgia – che travolge inevitabilmente anche il settore turismo e delle agenzie di viaggio». La verifica è stata fatta a ridosso del termine (fissato per il 30 aprile) per le «prenotazioni anticipate» che consentono risparmi consistenti o ragguardevoli anche se la tendenza è quella di attendere quasi fino al giorno della partenza, sperando in significativi sconti e prezzi di «saldo». Secondo gli intervistati, per il 67% dei trentini la durata media delle vacanze estive è simile a quella dell’anno scorso: per il 33%, invece, il periodo si accorcerà. Nessuno intende allungare i giorni di ferie. Ciascun trentino trascorrerà in media tra i 5 e 10 giorni: le tradizionali due settimane sono un lusso ormai per pochissimi. Per il 53% dei trentini la somma di denaro a disposizione per le vacanze estive è rimasta invariata, mentre per il 40% questa cifra subirà una contrazione tra i 10 ed i 20 punti percentuali. Solo per il 7% dei clienti il budget sarà maggiore del 2012.

Per quanto riguarda le mete, l’«effetto Concordia» è assolutamente trascurabile: la crociera è ancora una delle vacanze preferite, addirittura in crescita rispetto all’anno scorso. Successo tradizionale anche per la vacanza al mare: Mar Rosso, Canarie, Grecia su tutti, ma anche Tunisia, Caraibi, Santo Domingo. Tendenzialmente il viaggio è a corto raggio con 4 o 5 ore di volo al massimo. Quasi assenti, nella valutazioni delle agenzie, i mari italiani, ancora troppo distanti in termini di competitività rispetto alla concorrenza degli altri Paesi del Mediterraneo.

Tengono abbastanza bene anche le capitali europee (Praga, Parigi e Londra tra le più gettonate) ed i tour organizzati nelle città d’arte italiane. Di nicchia i viaggi “non convenzionali”: ma c’è anche chi chiede una crociera in Antartide con nave rompighiaccio e chi un trekking sul Kilimanjaro.

Insomma - e non poteva essere altrimenti - anche le vacanze risentono di questo momento di crisi e di incertezza e la sensazione è che molti aspettino l’ultimo minuto per decidere dove (e se) andare.

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