La crisi c’è, ma il commercio tiene duro

Nel 2012 c’è stato un lieve incremento (da 302 a 306) delle attività. Timidi segnali positivi giungono dal centro storico


di Fernando Valcanover


PERGINE. Nell’anno forse più difficile dal punto di vista economico degli ultimi cinquanta anni, le attività commerciali della città hanno dimostrato di saper mantenere, con minimi scostamenti, i numeri di presenza attiva registrati nel 2011. Gli esercizi commerciali sono passati da 302 a 306, gli esercizi pubblici da 101 a 102, con un discreto aumento delle superfici di vendita, C’e soprattutto da evidenziare la buona tenuta dei negozi del centro storico (113) che hanno retto ancora la concorrenza dei centri commerciali Shop Center Valsugana e Ponte Regio, dove ci sono ben 70 negozi con tutte le categorie merceologiche.

Il confronto tra le realtà commerciali dei “piccoli” negozi e botteghe storiche del centro cittadino, per le quali si temeva un tracollo con l’arrivo e crescita dei due centri commerciali che si affacciano entrambi sul torrente Fersina, è sempre attuale, ma le iniziative di animazioni unite alla proposte commerciali hanno saputo far fronte alle nuove realtà di vendita. I numeri hanno confermato nell’ultimo decennio, pur con leggeri incrementi e decrementi, che il commercio al minuto in centro ha buone risorse e una gestione commerciale attenta. Inoltre nelle vie della prima periferia cittadina il commercio al dettaglio ha trovato spazi per nuovi sviluppi, con particolare rilievo a viale Dante e viale Venezia, arterie che uniscono la città ai centri commerciali. In viale Dante i negozi sono 28 (27 nel 2011), in viale Venezia 16 (15 nel 2011). Tra i punti di concentramenti dei negozi, pur non avendo il riconoscimento di centro commerciale, c’è anche il polo di via Al Lago posto sulla direttrice per San Cristoforo, in fondo a viale Venezia. Qui il settore alimentare e quello misto, l’abbigliamento e le calzature sono ben rappresentati, con punto bar e ristorazione, fai da te e bricolage, rivendita giornali e riviste.

Nella statistica presentata ed illustrata dall’assessore al commercio Giorgio Girardi, accanto alle botteghe di vendita al minuto, altrettanta importanza rivestono gli esercizi pubblici, che sono in tutto 102, di cui 27 nel centro storico, 69 nell’immediata periferia della città e un buon numero nelle frazioni. In queste quasi sempre diventano luogo di ritrovo e socializzazione. Infine altri sei sono nei due centri commerciali Shop Center e Ponte Regio. Una categoria alla quale appartengono i bar, i caffè, le gelaterie, le birrerie, i pub, che somministrano bevande e affini, dolci, tramezzini. Poi ci sono poi i ristoranti pizzeria che pure dispongono di un bar. Ci sono anche i bar che somministrano pasti veloci e spuntini, alcuni dei quali sono collegati ad associazioni sportive, inseriti nelle rispettive strutture. Tra questi c’è il bar al palaghiaccio, alla Velica sul lago di Caldonazzo, al Circolo tennis Pergine, negli stadi di viale Dante e Centro sportivo, negli stadi periferici di Madrano e Ischia, al bocciodromo.

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