La Civica «loda» Civettini ma resta nel centrodestra 

Il partito di Borga ha deciso: «Grazie Claudio sei il nostro segretario organizzativo» Ma il consigliere epurato da Fugatti pensa ancora di correre con Mauro Ottobre



TRENTO. Il «tormentone Civettini» è anche una cartina di tornasole dei rapporti nel centrodestra. Ovvero la Lega non solo comanda ma, se ci fosse stato bisogno di una conferma, di questi tempi non la si può nemmeno abbandonare come nulla fosse. Spieghiamo: la Lega ha deciso che un candidato, anzi un consigliere uscente di un altro partito, ovvero Civica Trentina, non andava candidato. E la Civica, preso atto del taglio (Civettini evoca da giorni la mannaia sul web), ieri lo ha ringraziato ma ha anche deciso di restare dentro il centrodestra, a trazione Lega. Si dirà: e dove poteva andare a 24 ore dalla chiusura delle liste? Tutto vero ma il caso aleggia ormai da settimane e volendo...

Ma riavvolgiamo il nastro. Ufficializzato domenica l’avvenuto defenestramento del consigliere provinciale, sì di Civettini, ieri il partito presieduto dall’altro consigliere, Rodolfo Borga, ha convocato il proprio direttivo per decidere che cosa fare. Ed ecco il risultato: « Il direttivo di Civica Trentina, preso atto della indisponibilità del candidato Presidente della coalizione di centrodestra popolare autonomista di avere, nell’ipotesi di maggioranza consiliare ovvero di giunta, al suo interno il consigliere Claudio Civettini, ha aperto un confronto con i propri candidati di lista per valutare, alla luce di quanto sopra, la collocazione politica di Civica Trentina. I candidati hanno confermato la scelta precedentemente effettuata di essere parte integrante della coalizione di centrodestra popolare autonomista. L’indubbio impegno del Consigliere Civettini ha consentito l’accrescimento ed il maggiore radicamento del nostro Movimento sul territorio trentino. Alla luce delle capacità da lui dimostrate, Civica Trentina ha proposto allo stesso di assumere l’importante ruolo di segretario organizzativo e vicepresidente del partito, valorizzando il suo coinvolgimento nelle varie realtà amministrate da Civica Trentina». Quindi, bravo Claudio, ma: «Civica Trentina per senso di responsabilità nei confronti del governo del territorio, alla luce della stima manifestata da parte dei partiti della coalizione e del candidato presidente al nostro Movimento ed al suo presidente Rodolfo Borga, mantiene ferma la sua adesione alla coalizione di centrodestra popolare autonomista ritenendo in questo modo di dare un fondamentale contributo di consenso e competenze per il governo del Trentino». Ecco.

E lui, il protagonista, si sente appagato dalle belle parole dei suoi compagni e rinuncerà a candidarsi con Mauro Ottobre in Autonomia Dinamica, assieme a tre suoi fedelissimi? «Lo chiederò stanotte al popolo del web, a chi mi ha fatto arrivare 1000 messaggi di incoraggiamento dopo il taglio che la Lega ha voluto fare del nome del sottoscritto. Saranno loro a dirmi cosa fare» osserva il consigliere cui non sembra dispiacere tutta la pubblicità che, suo malgrado, gli è piovuta addosso.

Sembra invece in via di definizione l’altro caso, quasi opposto, che ha sollevato spruzzi di veleni dentro la coalizione. Quale? Quello di Mario Tonina, Upt, consigliere di centrosinistra, in fuga da una coalizione che ha giudicato troppo a trazione Pd. Ecco allora che Tonina potrebbe, e senza in questo caso l’ostracismo della Lega, approdare nel centrodestra, dentro Progetto Trentino. Sarebbero state superate le resistenze nel partito di Grisenti che potrebbe comunque giovarsi del consenso di Tonina.

(g.t.)













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