L’Ortles si scioglie e crolla la croce

Cedono il ghiaccio e il permafrost a 3.905 metri di quota: con il caldo di quest’estate persi circa 3 metri di spessore


di Ezio Danieli


BOLZANO. Gli esperti lo sostengono da tempo: i ghiacciai si stanno ritirando. E nei giorni scorsi hanno fatto anche una "vittima" illustre. A causa delle condizioni climatiche - anche in alta quota il caldo si è fatto sentire tanto da arrivare, durante le ore diurne, a sopra i 20 gradi - e probabilmente per il permafrost (termine con il quale si indica un terreno ghiacciato da almeno 2 anni) ha ceduto la roccia sulla quale era fissata la grande croce posizionata in vetta all'Ortles che con i suoi 3905 metri è la cima più alta dell'Alto Adige. A seguito del cedimento della roccia, la croce è poi precipitata lungo la parete. Il crollo del simbolo dell'Ortles ha destato profonda impressione a Solda la cui comunità è più che mai decisa a ripristinare quanto prima la croce sulla vetta.

La Scuola Professionale di Bressanone, settore carpenteria metallica, si è già fatta avanti rendendosi disponibile a realizzare la nuova croce. Le alte temperature registrate in questo mese hanno segnato profondamente i ghiacciai del Gruppo dell’Ortles Cevedale. I recenti carotaggi, con inserimento di pali in legno nello strato ghiacciato da parte degli esperti in glaciologia della protezione Civile, hanno confermato quelli che già erano considerati dei segnali allarmanti. In certi punti lo scioglimento del ghiaccio è stato anche di 30 centimetri al giorno come ha constatato di persona Olaf Reinstadler capo della stazione del CNSAS, il corpo del soccorso alpino e spelelogico, di Solda.

Sulla stessa linea di pensiero - fatte le opportune verifiche - è il glaciologo dell'Ufficio idrografico provinciale. Dice Roberto Dinale: «Le nostre misurazioni confermano un eccezionale scioglimento dei ghiacciai. Nelle parti inferiori, alle quote più basse, si sono sciolti mediamente circa 3 metri di ghiaccio, una misura importante che consideriamo anche preoccupante. Va un po' meglio nella zona superiore dove normalmente uno strato di neve protegge il ghiacciaio: qui è stato perso circa un metro».

La situazione è notevolmente peggiorata a seguito del grande caldo di questa estate: le varie ondate, chiamate con i nomi più esotici, hanno creato una serie di problemi il più rilevante dei quali - per motivi soprattutto affettivi e di riconoscenza della comunità di Solda - è stato il cedimento della roccia su cui era affissa la grande croce di legno. Che a suo volta è crollata. Da venerdì, in tutta la zona dell'Ortles, le temperature si sono notevolmente abbassate. Sopra i 2.500 metri il termometro, soprattutto di notte, è sceso sotto lo zero. I ghiacciai hanno dunque "frenato" la loro costante e preoccupante erosione. Il problema tornerà, fatalmente, all'inizio della prossima estate. E per quel periodo - magra consolazione - a Solda pensano di poter rimettere sulla cima dell'Ortles la croce tanto cara a tutta la comunità.

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