L’Istituto di San Michele: «No a tagli oltre il 5%»

La Fondazione Mach va all’attacco: «Ridurre i trasferimenti alla ricerca nell’ordine del 10 per cento è una mazzata non assorbibile»



«Un taglio ai trasferimenti della Provincia autonoma di Trento nell'ordine del 10%, come sembra prospettare il bilancio preventivo 2014, per noi sarebbe una mazzata davvero troppo penalizzante. Capiamo la situazione, accettiamo l'idea di un ridimensionamento del budget attorno al 5%. Oltre no, non ci sembra una prospettiva accettabile. Ci aspettiamo e auspichiamo che si decida un cambiamento di rotta, anche perché altre realtà finanziate dalla Provincia non vengono penalizzate allo stesso modo». Questo quanto emerso ieri pomeriggio dai vertici della Fondazione Edmund Mach, da quanto riferisce in una nota il Consiglio provinciale di Trento, dopo un confronto con nove consiglieri provinciali di opposizione, organizzato da Franca Penasa, Garante dell'Assemblea delle minoranze. La Fondazione ad oggi riceve circa 44 milioni di euro all'anno dalla Provincia, che vanno a coprire circa il 75% dei costi complessivi. «Un dato piuttosto virtuoso - ha detto il Presidente della Fondazione, Francesco Salamini - posto che l'Università italiana poggia per il 92% sul contributo pubblico e il Cnr per l'82%. Molto positivo è anche il fatto che il costo del nostro personale (gli addetti sono circa 780) non incide oltre il 64% sul budget complessivo. È bene ricordare - ha concluso - che noi facciamo ricerca che ricade concretamente sulle aziende trentine, ma anche sulla bontà dei loro prodotti e sulla tutela dell'ambiente».













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