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L’ex Montecatini di Laurina Paperina

L’artista di Mori si è inventata un enorme murale con l’invasione degli “Angry birds” nella fabbrica abbandonata di Mori


di Michele Stinghen


MORI. Quasi sicuramente non vedrà mai la luce, ma trasformerebbe la Montecatini in qualcosa di nuovo. Ma ha regalato alla fabbrica abbandonata, alla Vallagarina e alla famosa artista moriana (in partenza per Detroit) Laurina Paperina, la ribalta di un giornale nazionale, il Fatto Quotidiano. Il giornale ha scelto la giovane artista trentina per la sua rubrica mensile "Rifatto", e Laurina Paperina (all'anagrafe Laura Scottini) ha scelto quella fabbrica chiusa da anni per un suo nuovo progetto grafico. Il rendering ieri invadeva le pagine centrali del quotidiano. La rubrica, curata da David "Diavù" Vecchiato e Matteo Maffucci, si intitola "Rifatto" e ogni mese interpella un artista, chiedendogli di prendere un edificio abbandonato a piacere e di presentarne il progetto di riqualificazione.

«Appena mi hanno proposto la cosa, ho subito pensato alla nostra “vecchia” Montecatini. Una struttura enorme, situata nel Comune in cui vivo e ben visibile dall'autostrada. Non si capisce se sarà abbattuta o bonificata, ma sta di fatto che ormai è abbandonata da decenni. Inoltre da quando sono nata la vedo ogni giorno ed è sempre lì, come un grande lecca lecca che fa gola a un bambino ingordo, che aspetta di essere dipinta», commenta Paperina. Con la collaborazione del fotografo Giuliano Panaroni ha creato un progetto, che prevede un grande murales. Su questa particolare forma d'arte Paperina ci sta prendendo gusto; partita inizialmente con disegni piccoli, negli ultimi anni le sue opere si sono ingrandite. Fino ad arrivare al grande murales, "Invasion", che decora il centro giovani di Rovereto. Questa volta Laurina Paperina si è ispirata agli "Angry birds", i popolari uccelli del videogioco. L'artista ha immaginato le tetre mura della Montecatini invase da queste figure.

«Un'invasione di centinaia di Angry Birds che cercano nido in questo immenso edificio - spiega l’artista - oltre alla Montecatini, sul nostro territorio sono presenti decine e decine di strutture fatiscenti o degradate, che per mancanza di fondi o idee sono destinate alla morte. Col mio progetto mi piacerebbe far capire alla gente che ci possono essere delle alternative creative al degrado urbano».

«Difficile a credersi ma anche qui, immerso nel verde dei vigneti della Vallagarina, c'è un ingombrante simbolo storico del degrado italiano», commentano i giornalisti. Forse non la pubblicità ideale per il paesaggio trentino, ma una meritata ribalta per un'artista che da Mori si è fatta conoscere in tutto il mondo.©RIPRODUZIONE RISERVATA













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