L’asta dell’oggetto perduto fra biciclette e stetoscopi 

“Visto e piaciuto”. Trascorsi i tempi previsti, il Comune mette in vendita quello che viene  trovato e non reclamato. Per le due ruote si parte da 5 euro. All’incanto anche un’Inglesina



Trento. Ci sono 79 biciclette. La più economica costa 5 euro, le più costose (sono due) arrivano a 100. E poi ci sono degli stetoscopi, una carrozzina Inglesina, e pure una campana tibetana in metallo, un vaso, anche questo in metallo, e un paio di sci. Tutti oggetti che in comune hanno il fatto di esser stati smarriti o abbandonato e non più reclamati dal legittimo proprietario. Raccolti e portati negli uffici comunale, adesso vanno all’asta. Perché c’è bisogno di spazio e perché non c’è nulla che possa essere utilizzato per quelle che sono le finalità dell’ente. La data dell’incanto, con tanto di banditore, non è ancora stava fissata ma lo sarà nei prossimi giorni. E tutti potranno partecipare alla gara con la clausola del “visto e piaciuto”. Gli oggetto saranno aggiudicati da chi farà l’offerta migliore e si intendono valide le offerte pari al prezzo base o superiori allo stesso a fronte di aumenti non inferiori a 5 euro per i lotti relativi alle biciclette e non inferiori ad un euro per gli altri lotti. Il servizio oggetti rinvenuti svolge le funzioni che il codice civile attribuisce al sindaco in materia di cose mobili smarrite. Secondo quanto disposto dall’articolo 927 chiunque trova una cosa mobile deve restituirla al proprietario e se non lo conosce deve consegnarla senza ritardo al sindaco del luogo in cui l’ha trovata, indicando le circostanze del ritrovamento. Il ritrovamento e la consegna dell’oggetto in Comune vengono resi noti per mezzo di pubblicazione all’albo pretorio, che si trova al piano terra di via Belenzani 19. L’elenco rimane esposto per due domeniche successive e per tre giorni ogni volta. Il Comune diventa proprietario di quanto ritrovato se il proprietario chiede la restituzione entro un anno dall’ultimo giorno della data di pubblicazione dell’avviso. Ed è esattamente quello che è successo per i 94 lotti che a breve saranno messi all’asta. Come detto nell’elenco ci sono 79 biciclette e quelle per le quali è stato fissato il prezzo maggiore sono una mountain bike bianca marca Atala e una bicicletta da corsa Moser gialla. Ma questa ha la ruota anteriore rotta. Ci sono poi quattro videocamere con prezzi che variano dai 10 ai 20 euro, degli sci Atomic gialli (il prezzo base è stato fissato a 10 euro), una carrozzina Inglesina nel classico colore blu (si parte da 25 euro) ben 10 stetoscopi (sono due lotti da 5 ciascuno e il primo prezzo è di 10 euro) e quattro set composti da due coltelli: senza competitor ogni confezione si può prendere a 5 euro. C’è poi la campana di metallo tibetana che è stata quotata 10 euro. Oggetti particolari che, per cause che non si conoscono, sono finiti sulle strade di Trento. E ora andranno all’asta. Dove le regole prevedono che nessun reclamo e nessuna contestazione sono ammessi né prima né dopo l’aggiudicazione. E trattandosi di beni rinvenuti, molti presentano difetti e possono essere privi di parti e non essere, allo stato attuale, funzionanti. L’Amministrazione comunale quindi non risponde dello stato di manutenzione e di funzionamento di tutti i beni in vendita e pertanto è esonerata dalla responsabilità dell’uso futuro che ne faranno gli eventuali aggiudicatari. Insomma visto, piaciuto e portato via. M.D.













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