ACCOGLIENZA IN TRENTINO

L'assessore: «Arriveranno altri 800 profughi»

Le previsioni della giunta nelle risposte alle domande in Consiglio. Nessuno ha concluso l’iter per lo status di rifugiato



TRENTO. Al momento neanche uno dei richiedenti asilo accolti in Trentino ha ottenuto lo status di rifugiato e continuano ad arrivare migranti. La Provincia prevede l’arrivo di altri nuovi 800 profughi mentre altri 500 usciranno dal programma di protezione. Sono questi alcuni dei dati forniti ieri dall’assessore provinciale Michele Dallapiccola nella risposte alle numerose question time sul tema caldo dell’immigrazione in Consiglio provinciale. Già in apertura numerosi consiglieri sono intervenuti per sollecitare la giunta a prendere posizione sull’annunciato invio dei blindati dell’esercito. Poi è iniziata la sfilza di domande.

La consigliera Donata Borgonovo Re ha chiesto come si sta organizzando la Provincia per affrontare i problemi relativi all’accompagnamento dei richiedenti asilo che, a distanza di tempo dall’accoglienza in Trentino, si vedono rigettata la domanda di protezione internazionale, quante persone hanno ottenuto un rigetto definitivo, e quante hanno dovuto o dovranno uscire dai progetti di accoglienza.

L’assessore Dallapiccola ha spiegato che si deve ricordare che dal punto di vista giuridico nei confronti di chi ha ricevuto il rifiuto dello status di rifugiato per l’ente pubblico non è possibile fornire sostegno se non contributi per il rimpatrio e l’assistenza sanitaria urgente. Nessuno in Trentino ha concluso l’iter previsto, molti hanno lasciato invece volontariamente l’accoglienza.

Il consigliere Giacomo Bezzi ha chiesto alla giunta di sapere a quanto ammonta il numero totale degli immigrati accolti nelle varie strutture del Trentino alla data del 30 giugno scorso, quanti si prevede arrivino in provincia dopo gli ultimi sbarchi e dove saranno ospitati. L'assessore Dallapiccola ha comunicato che al 30 giugno erano presenti 1668 immigrati distribuiti su 59 territori comunali, di cui il 67% a Trento e Rovereto, ovvero 737 persone. Il sistema ha risposto secondo la collaudata logistica che prevede collocazioni nelle diverse strutture adibite ai tre diversi step: pronta accoglienza-prima accoglienza-seconda accoglienza per favorire percorsi di inclusione sociale. I migranti usciti dall'accoglienza sono stati 417. Inoltre, ha aggiunto che appena il 4 per cento dei migranti è stato espulso dal programma di accoglienza perché si è macchiato di violazioni. L’assessore ha aggiunto che le previsioni dicono che arriveranno circa 800 richiedenti asilo, mentre ne usciranno circa 500, molti per andare all’estero, e saranno trattati con lo stesso iter usato finora. «Sono senza parole - ha replicato Bezzi citando Vasco Rossi - e mi chiedo cosa sta facendo chi sta lavorando su iter che non si sono mai conclusi».

Infine Walter Kaswalder ha chiesto a quanto ammonta la spesa sanitaria sostenuta dalla Provincia per i richiedenti asilo. Dallapiccola ha risposto precisando che il servizio sanitario provinciale deve far fronte ai bisogni delle persone richiedenti asilo che hanno parità di trattamento rispetto ai cittadini italiani. Ha aggiunto che si può comunque dire che la somma è ridotta, visti i piccoli numeri del fenomeno. Le risorse, ha infine concluso, sono trasferite dallo Stato extra bilancio e si tratta di 15-20 milioni di entrate.













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