Itea, aumenti per i nuovi ingressi

Cambia il regolamento: rivisti i criteri, accesso più facile per i giovani


Chiara Bert


TRENTO. I canoni Itea aumenteranno, non per gli inquilini attuali ma per i nuovi ingressi a cui si applicherà - da gennaio 2012 - il nuovo regolamento, e solo per le fasce medio-alte. Tra i criteri per la graduatoria diminuisce il peso attribuito agli anni di lavoro, in modo da non penalizzare i giovani, e una quota di alloggi a canone moderato (almeno del 40%) sarà riservata alle giovani coppie. Ieri pomeriggio l'assessore provinciale Ugo Rossi ha presentato il testo, già approvato in pre-adozione dalla giunta, al Consiglio delle autonomie che lo voterà tra 15 giorni.

In mattinata c'era stato un nuovo confronto con i sindacati, che sulla prima versione avevano espresso più di una critica. Il nuovo regolamento della legge 15 entrerà in vigore il 1º gennaio 2012. La proposta prevede un aumento dei canoni che oggi in Trentino - ha insistito Rossi - «sono tra i più bassi d'Italia», una media di 117 euro contro i 190 euro della Provincia di Bolzano. L'incremento - ha chiarito l'assessore - riguarderà i nuovi inquilini che otterranno l'alloggio sulla base del nuovo regolamento, e peserà - sulla base delle simulazioni - solo sulle fasce medio alte. Oggi sono circa 2 mila le famiglie in alloggio Itea che pagano un affitto di 25 euro al mese, 5 mila sono al di sotto dei 100 euro.

I sindacati hanno chiesto particolare attenzione per pensionati e redditi bassi, giudicando accettabile invece un ritocco contenuto per i nuclei con reddito più alto, e ottenuto l'impegno ad una verifica sull'andamento. Quanto ai punteggi per la formazione delle graduatorie, sono due le modifiche concordate con le organizzazioni sindacali: si riduce il peso attribuito alla residenza (da 1 punto per ogni anno si passa a 1,5 punti ma con tetto massimo di 25 punti) e agli anni di lavoro (1 punto per ogni anno con tetto di 20 punti). Per Franco Ianeselli (Cgil) e Diego Faccini (Cisl) si tratta di «un riequilibrio a favore dei giovani, che rischiavano di essere penalizzati». Sarà inoltre premiato il lavoro femminile (5 i punti previsti). I sindacati hanno chiesto che negli anni di contribuzione vengano conteggiati anche gli anni di contributi, in modo da includere anche i periodi di disoccupazione coperti dagli ammortizzatori.

Altre novità riguardano il canone moderato, sul quale i Comuni sono in netto ritardo. L'indicatore Icef per l'accesso sarà alzato da 0,34 a 0,39, così da ampliare la platea dei possibili beneficiari di alloggio. Una quota di appartamenti (non inferiore al 40%) sarà riservata alle giovani coppie, coniugi, nubendi ma anche conviventi. Infine nell'assegnazione del punteggio l'Icef non potrà pesare meno del 30%, ma i sindacati chiedono criteri più stringenti che mettano al primo posto nelle assegnazioni la condizione economica delle famiglie. A indire i bandi saranno le Comunità di valle.

Ieri il Consiglio delle autonomie si è preso 15 giorni di tempo per esprimersi sul regolamento, ma sono già emerse alcune perplessità. Due su tutte: le Comunità rivendicano la libertà di individuare al proprio interno dei sottoambiti per l'assegnazione degli alloggi, in modo da non dover sradicare le persone dal proprio luogo (uno di Mattarello potrebbe ottenere casa a Meano, uno di Pinzolo a Tione), e giudicano troppi 10 anni di stop alla possibilità di fare domanda per chi rinuncia a un alloggio.













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