Investito in bici, muore ottantenne

Tomaso Dellasega è stato travolto da un furgone in manovra. Era fondista e allenatore di nuoto molto noto in valle


di Luciano Chinetti


PREDAZZO. Grande commozione ha suscitato a Predazzo e in tutta la valle di Fiemme la tragica morte di Tomaso “Pinzan“ Dellasega, ex finanziere di 81 anni che ieri mattina è stato travolto da un autocarro nella zona artigianale alla periferia del centro abitato.

La dinamica dell’incidente non è ancora chiarita del tutto, ma il pensionato dovrebbe essere stato urtato dall’autocarro della Chiocchetti, che stava facendo il giro del paese per lo svuotamento dei bidoni del vetro e della carta, dopo una svolta che gli avrebbe tagliato la strada. I carabinieri di Predazzo, che hanno effettuato i rilievi, non hanno voluto dare dettaglio più approfonditi sulla dinamica. Dalle prime ricostruzioni, sembra che Tomaso Dellasega stava procedendo in direzione opposta al camion, quando il mezzo ha svoltato in via Oss Mazzurana, tagliandogli la strada. Il ciclista è finito sopra le ruote posteriori, battendo nell’urto in modo molto violento il torace e venendo quindi travolto.

«Stiamo ancora facendo alcune valutazioni», è stato il laconico commento del comandante della stazione, subito dopo l’incidente. La tragedia si è consumata pochi minuti prima delle 10 del mattino e sembra non abbia avuto testimoni diretti, se non l’autista del camion visibilmente sotto shock, che ha subito allertato i primi soccorsi. Sul posto è arrivata l’autoambulanza dell’ospedale di Cavalese e da Mattarello si è levato in volo anche l’elicottero con il medico rianimatore, supportato dal corpo dei vigili del fuoco volontari di Predazzo. Portato con l’ambulanza all’elicottero, che era atterrato vicino alla statale, Tomaso Dellasega al momento del trasferimento era ancora cosciente.

Lo sfortunato pensionato è stato intubato e trasportato all’ospedale Santa Chiara di Trento, dove però poco dopo mezzogiorno, a causa del forte trauma da schiacciamento del torace, è spirato. Tomaso Dellasega, finanziere in pensione ed ex allievo della Scuola alpina di Predazzo era una grande atleta, con un palmares ricco di medaglie conquistate soprattutto nel fondo. Sul giroscale della sua casa di via Cavour troneggia ancora una splendida immagine di fondista ai Campionati nazionali.

Lascia la moglie Giuliana ed i quattro figli: Stefano, impiegato, Cristina, titolare della nota pasticceria “Fior di bosco” nel centro del paese, Anna e Monica. Ma la sua grande passione, come ricorda Alberto Bucci, presidente della Dolomitica Nuoto di Predazzo, era l’insegnamento del nuoto. «Per circa quarant’anni - ricorda commosso Bucci - Tomaso ha fatto crescere tanti atleti in questa disciplina. Lui stesso buon nuotatore e, soprattutto, grande tecnico, è riuscito a trasmettere la passione del nuoto a intere generazioni di ragazzi della valle. Lo ricordiamo perciò con gratitudine e commozione, per l’impegno che ha saputo trasmettere alle giovani generazioni».

Dellasega si era presentato anche alle elezioni comunali, nella “Lista per Predazzo” guidata da Dino Degaudenz, nel 2004.

L’assessore alla cultura del comune di Predazzo, Lucio Dellasega lo ricorda come una persona straordinaria. «Un grande atleta, ma anche maestro di sci e di nuoto; attivissimo nel mondo dello sport – ha sottolineato l’assessore – un preciso punto di riferimento della Dolomitica nuoto. La sua morte costituisce una grande perdita per tutta la collettività di Predazzo. Il Comune – ha concluso Lucio Dellasega – in questo tragico momento è comunque vicino a tutta la famiglia e partecipa al dolore per la sua improvvisa scomparsa».

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