GIUSTIZIA

Insultano la vicina per anni: condannati

La coppia era a processo per stalking. Le pene sono di 25 e 29 mesi. Dovranno anche risarcirla con 20 mila euro. Per ora



TRENTO. «Oggi, finisce un incubo durato molti molti anni: sono sì soddisfatta della sentenza, per quello che può valere, ma i miei migliori anni con le mie figlie e la mia famiglia, chi me li restituisce più? Anche le mie due figlie sono scappate dall’inferno che era casa mia: mai un momento di pace, mai un attimo di tregua. In questi ultimi dieci anni sono passata per la matta di turno, ma per fortuna sono riuscita a registrare tutte le cattiverie che mi hanno rivolto gli imputati, anche se sono solo la punta di un iceberg».

Questo il commento a caldo della donna di 64 anni che ha portato a processo i vicini di casa, moglie e marito, che per tanti, tantissimi anni, l’hanno perseguitata. Tanto da essere denunciati e condannati per stalking. La donna a 2 anni e un mese, l’uomo a 2 anni e 4 mesi oltre al pagamento delle spese processuali e al pagamento di una provvisionale di 20.000 euro. Sarà poi in un secondo momento il giudice civile a quantificare il danno che è stato cagionato alla vittima.

Sono state necessarie sette udienze per venire a capo di questa storia che ha avuto come scenografia una casa di Vezzano dove le parti in causa convivono da oltre 25 anni. All’inizio i rapporti erano sì tesi ma rispettavano i limiti del vivere civile, poi la situazione è cambiata e sono iniziati di «atti persecutori» (questa è la traduzione di stalking).

La «miccia» sarebbe stata un incidente. Ossia quella che a processo era la parte lesa avrebbe otturato involontariamente la canna fumaria del piccolo condominio. Il fumo avrebbe invaso l'appartamento dei vicini al piano di sotto. Così sarebbe partita la guerra vera e propria con denunce e anche altri procedimenti penali, sia di fronte al giudice ordinario che al giudice di pace. C’erano state anche delle archiviazioni per le querele presentate dalla sessantenne.

Fino a quando negli uffici della procura non è arrivata la denuncia per stalking che la donna (che si è appoggiata all’avvocato Giuliano Valer) presenta per stalking per una serie innumerevole di fatti avvenuti fra il 2011 e il 2012. E per dimostrare le sue parole, per avere delle «prove» aveva portato anche delle registrazioni. Che hanno testimoniato come la coppia di vicini abbia continuato ad insultare la vicina dicendole che è pazza e che deve andare in manicomio. Gli insulti in dialetto sono continui. I due, secondo l'accusa, approfittano del fatto che la vicina è spesso in preda all'ansia e si prendono gioco di lei insultandola ogni volta che la vedono con parole irripetibili. Passano dagli insulti alle minacce.

Un trattamento giornaliero che coinvolge anche il figlio di 7 anni della coppia. Il bambino, in base a quello che è stato testimoniato in aula, derideva e ingiuriava la vicina, istigato pare dai genitori. Insomma un quadro che aveva provocato nella vittima uno stato d’ansia continuo che le rendeva difficile portare avanti la sua vita con serenità e tranquillità. Ora, dopo sette udienze, la condanna per i vicini. Vicini che a sua volta hanno accusato la donna di aver danneggiato la loro vettura.

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