Inps, scatta la rivoluzione informatica

Dal 2012 solo certificati on line. Ma in molti già lamentano i primi «ingorghi»


Luca Franchini


TRENTO. Dal 30 settembre tutte le domande di prestazione pensionistica vanno presentate esclusivamente via web, cosa che dal primo di ottobre riguarda anche le domande di maternità e gli assegni integrativi e da gennaio 2012 anche tutta la materia aziendale. Con l'autunno 2011 è arrivato il tempo della rivoluzione telematica in casa Inps, che però sta già provocando qualche «ingorgo».

Ingorghi a parte, la rivoluzione sarà totale a partire dal primo aprile 2012, allor quando ogni tipo di domanda sarà presentabile solamente per via telematica. Una scelta volta al risparmio di risorse interne e allo snellimento dei processi ma che, inevitabilmente, come ogni novità porta con sé intoppi e relative problematiche, soprattutto per la popolazione anziana. Una rivoluzione di cui si è parlato ieri nella sede regionale dell'Inps, in occasione della presentazione del bilancio sociale 2010.

A proposito di domande via web, non sono mancate negli ultimi giorni le segnalazioni al nostro quotidiano di alcune difficoltà nell'inoltro delle pratiche, con gli utenti chiamati in alcune circostanze a rivolgersi ai patronati, anch'essi però in difficoltà a causa di alcuni problemi riscontrati con i nuovi programmi. Pronta la precisazione del direttore dell'Inps regionale Gaetano Guerriero: «Ci sono dei problemi, ma abbiamo raccomandato a tutti i nostri dipendenti, almeno nel periodo di passaggio al nuovo sistema, di accettare anche le domande cartacee - spiega Guerriero - perché da noi nessun utente deve essere mandato via dallo sportello».

Anzi, proprio per far fronte alla novità, l'Inps ha studiato interessanti novità, tra internet point ed assistenza nelle proprie sedi ed il potenziamento della rete territoriale con appositi "punti Inps" e "punti cliente". «Attualmente sul territorio trentino abbiamo cinque aree locali, quattro invece su quello bolzanino - spiega Guerriero -. Ora vedremo di potenziarle con dei nuovi punti Inps e punti cliente, che verranno aperti su richiesta dei vari enti istituzionali, quali Comuni e Comunità di Valle.

Più consulenza, quindi, per il nuovo passaggio al web. «Stiamo investendo molto sulla formazione del personale - aggiunge Guerriero -, nel nome del motto "più consulenza e meno front office". Prossimamente, infatti, apriremo anche degli internet poni nelle sedi dell'Inps, dove l'utente verrà affiancato da un nostro operatore, pronto ad assisterlo nella compilazione delle pratiche, a fornire informazioni sulla propria posizione e quant'altro».

Fondamentale il capitolo formazione, soprattutto a fronte dell'età media dei dipendenti dell'Inps: la maggior parte tra i 40-50 anni (44%), il 38% tra i 50 e i 60 anni, il 3,62% sopra i 60 anni, mentre solamente il 0,42% è di età inferiore ai 30 anni, ovvero coloro che potrebbero trovarsi più a proprio agio nell'affrontare la rivoluzione telematica.

Infine, sempre in tema di novità, sta prendendo sempre più piede a Trento l'idea di una Casa del Welfare, che andrebbe ad inglobare in un unico stabile le sedi di Inps, Inpdap e Inail. «Sarebbe una soluzione ideale: tutti gli istituti vicini ed uniti» - Giuliano Zambelli, presidente del comitato trentino dell'Inps. «Stiamo lavorando a questo e le sedi in gioco sono quella di via Rosmini, quella di via delle Orfane o, perché no, l'ospedale Santa Chiara, una volta dismesso. Ne stiamo parlando con le istituzioni, sperando che il progetto vada a buon fine».













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