Trento

Incontro italo-austriaco: «C’è sempre un’alternativa alla guerra»

L’appello di alpini e associazioni d’armi in memoria dei tanti caduti. Il console d’Austria: «I populismi portano ai conflitti»


di Daniele Peretti


TRENTO. Si è conclusa con la sfilata con a capo la fanfara alpina, seguita dai gagliardetti, dalle bandiere delle nazioni ospiti e dalle associazioni d'armi presenti, la ventiseiesima edizione dell'incontro Italo- Austriaco della Pace.

Incontro che quest'anno ha avuto un momento di particolare intensità emotiva sabato pomeriggio con la sepoltura a Castel Dante di Rovereto dei resti di un militare ritrovati in località Costa Bella di Moena. I suoi resti sono diventati il simbolo di tutti i Caduti della Prima Guerra Mondiale, senza distinzione di nazionalità e l'omaggio militare a quello che di fatto è diventato un Milite Ignoto, ha simbolicamente sostituito l'abbraccio della madre che non ha mai potuto piangere sulle spoglie del figlio.

Il filo conduttore di queste due giornate è stato proprio quello della collaborazione tra Stati indispensabile per mantenere la pace ed in questo l'Europa ha avuto un ruolo centrale, per garantire quasi settantanni senza guerre sul suo territorio. Ieri all’Arcivescovile il sindaco di Trento Alessandro Andreatta ha ricordato come alla guerra ci sia sempre una possibilità alternativa e come scelte alternative ci sarebbero state anche nel 1914. "Una dichiarazione di guerra è sempre una sconfitta per la politica che nel caso della Prima Guerra Mondiale è costata 16 milioni di morti e 20 milioni di feriti tra civili e militari".

Andando in ordine di interventi l'assessore provinciale Tiziano Mellarini, in rappresentanza anche del governatore Rossi, ha ricordato come siano sempre più attuali le riflessioni sulla pace in un contesto internazionale dove la guerra è purtroppo presente e che atti di guerra lo siano anche le azioni del terrorismo internazionale. Ma il punto principale del suo intervento è stato quello relativo alla recente approvazione del Progetto di Legge finalizzato alla valorizzazione dei caduti trentini nella prima Guerra Mondiale con l'istituzione della Giornata del Ricordo e la creazione del Memoriale. Il Tempio Ossario di Castel Dante a Rovereto era stata inizialmente indicata come sede, poi ci sono state altre riflessioni. C'è chi vorrebbe un monumento sui territori di guerra, c'è chi pensa alla possibilità di creare un secondo polo di riferimento. Tra tutti la perplessità del governo per un Memoriale che di fatto ricorderebbe solo i Caduti Trentini.

Di certo si tratta di una questione ancora aperta e l'assenza ieri degli Schützen ha fatto venire meno un messaggio di pace che invece sarebbe stato davvero molto forte. Da Wolfgang Spadinger, Console Generale d'Austria a Milano è arrivato un affondo contro i movimenti nazionalisti e populisti che chiedono a gran voce l'uscita dall'Unione Europea: " Con la Brexit si gettano le basi per ricreare quelle contrapposizioni tra Stati che in passato hanno portato alla guerra. L'estremismo non serve, oggi ci vuole moderazione e diplomazia".

Il Console è intervenuto anche sul tema delle fake news: "Voglio ricordare un passaggio della canzone di Baglioni " Avrai": .. Ed una radio per sentire che la guerra è finita.. Quello era il mezzo di comunicazione reale e veritiero. Oggi con internet c'è spazio anche per notizie false che creano tensione".

Al termine degli interventi, la sfilata per le vie della città fino alla cattedrale con la presenza anche dell'Unione Istriani in Esilio, che si è conclusa in Duomo con la messa concelebrata dal Vescovo di Trento Lauro Tisi e da Don Gianni Ciorra.

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