In Valsugana è scoppiata la febbre da «Sei di... se...»

Il gruppo del Tesino (già arrivato a quasi 600 membri) e solo l’ultimo della serie I primi nati (e a far proseliti) quelli di Marter, Torcegno, Roncegno e Novaledo


di Marika Caumo


VALSUGANA. “Sei di... se...” sta prendendo piede anche in Valsugana. E' diventata ormai una moda il “gioco” che, da nord a sud dello Stivale, sta spopolando su Facebook. Un successo dovuto anche al fatto che questo “Sei di... se” coinvolge, fa sentire gruppo, accomunati da ricordi del passato ma anche odierni, legati al proprio paese. Motivo per cui a scrivere aneddoti e pensieri non solo soltanto i ragazzi, ma anche i meno giovani. E piovono le adesioni anche di coloro che, per motivi di vita o di lavoro, hanno dovuto lasciare la terra natia. Ecco quindi che dopo Trento, Arco e Rovereto - per restare in Provincia - anche la Valsugana ha i suoi “Sei di... se”. Coniugati in salsa dialettale. Già perché proprio il dialetto spesso identifica questo o quel paese, addirittura le località di uno stesso Comune. E ti fa sentire ancora più comunità. Cinque i gruppi nati in meno di una settimana.

L'ultimo in ordine di tempo (Trentino di ieri), è anche il più popolato. Si tratta di “Sei tesino se”, creato dalla Banda Folk di Castello appena domenica 2 febbraio, ma che già annovera quasi 600 membri. E se qui si sottolinea come “La forzela” segna il confine fra Tesino e “Resto del Mondo”, dall'altra parte della valle ne sono nati 4 in pochi giorni.

Il primo ad essere fondato, tra mercoledì 29 e giovedì 30, è “Te sei del Marter se”, gruppo che identifica gli abitanti della frazione di Roncegno e conta una novantina di iscritti (c’è anche il sindaco). Creato da Stefania Eccel, tra i marteroti si ricordano le mille attività proposte dall'Emidio (Boccher, ndr), la sagra con l’albero della cuccagna, la pista da sci in cima ai Brustolai, il parroco don Giovanni, “el Severi”, il treno a vapore, “el vecio bar Alfredo”, le esplosioni alla cava di Monte Zaccon, le calcare. E poi sei di questo gruppo se “almanco na volta te è dito: son del Marter no de Ronzegno”.

Poche ore dopo, giovedì 30 gennaio, è nato “Te si de Traozen se” ovvero “Sei da Torcegno se”. Creato da Marco Campestrin, raccoglie oltre 120 membri, anche qui sindaco compreso. Nei numerosi post pubblicati in questi giorni si ricordano persone che in qualche modo hanno lasciato un segno, che qualcuno ha conosciuto e altri ne hanno solo sentito raccontare “le gesta” da nonni e genitori. Ecco quindi “Mànelo”, “Tirolo”, “Tatan”, “Mario Zampa”, la “Ana dei Pieri” e via così. Non mancano i soprannomi delle famiglie del paese (praticamente tutte ne hanno uno), i ricordi di scuola, di quando si andava a “sgedolar” con le slitte per le strade del paese o si sciava alle “Palue” risalendo con uno skilift artigianale (una corda con dei “gropi”) e i carri di carnevale sfilavano in piazza.

Passano appena due giorni e Roncegno sabato 1 febbraio risponde alla sua frazione con il gruppo “Te si de Ronzegno se”, creato da Martina Cipriani che ora conta oltre 220 membri. Tutti molto attivi tanto che i post non si contano più, si va dai soprannomi più famosi, ai vari personaggi (el seriffo, el maestro Italo...) fino ai ricordi del “tonbolon” in piazza, i bagni nella fontana “davanti al tre Venezie” e “i krapfen de la Malia” e si scherza per il consueto intercalare “fazile fazile” con cui aprono le frasi.

Infine “Te sei dei Masi se”, la pagina dei “masaroi” ovvero quelli da Novaledo, creata da Noemi Iseppi domenica 2 con oltre 130 iscritti. Anche qui si ricorda padre Albano, il bar Paolo, il bicigrill, la gara con i “campieloti” (gli abitanti di Campiello) a chi aveva “la strozega” più lunga, “el caselo”, la fontana dei Mares e la Bastia, la cabina telefonica fuori dal municipio, “El Tilio Nibale” e “L'Angiolino”.

Ed ora quale sarà il prossimo gruppo?













Scuola & Ricerca

In primo piano