In Trentino le degenze più lunghe

I ricoveri ospedalieri durano otto giorni, uno in più della media nazionale


Robert Tosin


TRENTO. A molti pazienti sembrerà di no, ma in Trentino non c'è molta fretta di sbattere fuori dal letto ospedaliero il malato. Secondo i dati diffusi dal Ministero della salute, infatti, quasi tutte le regioni italiane sono più sollecite della provincia autonoma a ridurre al minimo la permanenza in corsia del paziente. Ovviamente, la cosa ha i suoi vantaggi ma anche qualche svantaggio: un giorno in più sotto l'occhio vigile di medici e infermieri può in effetti dare tranquillità al malato e magari la possibilità di fare qualche esame in più. Però questa equazione non sempre è vera: tante volte le lungaggini espongono il paziente a possibilità di contrarre altre malattie (l'ospedale, in fondo, non è un posto molto salubre) oltre che provocare incrementi di costi anche considerevoli. Ecco perché le indicazioni degli ultimi anni sono quelle di tagliare il più possibile le giornate di degenza, potenziando al contempo gli interventi in day hospital.

Ebbene, il Trentino ha una media di degenza tra le più alte in Italia: in media si sta a letto in corsia 7,74 giorni per i ricoveri in regime ordinario, con una media nazionale che è esattamente di un giorno in meno. Solo Veneto, Valle d'Aosta e Liguria fanno peggio. Meglio va sulla permanenza preoperatoria: in questo caso in Trentino l'organizzazione permette una degenza minima prima di finire sotto i ferri: 1,74 giorni (la media nazionale è di 1,88 giorni).  Le degenze di un giorno solo in ospedale sono veramente al minimo in Trentino, cioè l'8% del totale dei ricoveri. Solo in Sicilia sono di meno. Di riflesso volano i ricoveri per più giorni: l'87,2%. In questo caso sono Sicilia e Basilicata a registrare dati, seppur di poco, superiori. La media nazionale è dell'81,4%. Alto anche il dato che riguarda i ricoveri oltre il valore soglia: 4,8% con una media nazionale che vale mezzo punto di meno.

E' curioso però osservare il differente atteggiamento degli istituti pubblici e di quelli privati (anche se molto spesso le funzioni non sono simili ma anzi si vanno ad integrare). Più o meno, la situazione è abbastanza simile in tutta Italia e il Trentino non fa eccezione. Se per gli acuti la degenza media negli ospedali pubblici è di 8 giorni, in quelli privati è di 5,8; per la riabilitazione il rapporto è quasi del doppio: 30,9 nei pubblici, 18,9 nei privati. In tutti i casi i dati trentini sono superiori alla media nazionale.













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