In Trentino cresce il risparmio delle famiglie

I dati del secondo Rapporto Unicredit sull’Osservatorio del risparmio: siamo all’8,2% rispetto al 5,8% di un anno fa



TRENTO. «Un'inversione di tendenza che, anche in chiave prospettica, può essere interpretata come un segnale incoraggiante»: questo il commento dei dati sul risparmio delle famiglie del Trentino Alto Adige, come evidenziati dal secondo Rapporto dell'Osservatorio del risparmio promosso da UniCredit e Pioneer Investments. Lo studio, basandosi sui dati raccolti dal 1995 al 2012 e su indicazioni predittive per il 2013, fotografa la situazione del risparmio delle famiglie in Trentino Alto Adige, soffermandosi sulle tematiche complementari dei consumi e della ricchezza finanziaria. «Le famiglie del Trentino Alto Adige confermano un apprezzabile dinamismo nell'adattamento delle proprie attitudini al contesto economico - dichiara Giancarlo Marchisio, responsabile area Trentino Alto Adige dell'UniCredit -. Nel 2013 infatti, in un contesto di crescita generalizzata degli investimenti finanziari e di miglioramento della fiducia, i risparmi in regione sono cresciuti, registrando così un'inversione di tendenza rispetto al recente passato».

Dai dati emerge che per 2013 il dato del risparmio si assesta all'8,2%, in crescita rispetto al picco minimo dell'anno precedente (5,8%). Valutando invece il risparmio in termini di valori assoluti, in Trentino Alto Adige si rileva come nel 2013 siano stati accantonati risparmi per 1 miliardo e 784 milioni di euro, un dato superiore (500 milioni di euro in più) rispetto all'anno precedente. Per ciò che riguarda il risparmio pro-capite in regione il dato si è attestato a fine 2013 a 2.100 euro, i crescita del 38% rispetto al picco negativo rilevato nel 2012 (1.500 euro), seppur ancora inferiore alla media italiana (2.600 euro). Per quanto concerne la ricchezza (intesa coma somma delle attività finanziarie) delle famiglie del Trentino Alto Adige si può notare come il valore pro-capite stimato per il 2013 appare in crescita, superando i livelli pre-crisi del 2010 e attestandosi a 54.000 euro.













Scuola & Ricerca

In primo piano

i dati

Sanità, il Trentino continua ad attirare pazienti di fuori provincia: nel 2022 saldo positivo di 2 milioni

Aumenta il ricorso alle strutture private convenzionate. Liste d'attesa: miglioramenti potrebbero arrivare dal 5% di ritenuta sui compensi per l'intramoenia

IL FENOMENO. In Trentino è boom delle prestazioni private
IL CASO. Punti nascita, i parti sono pochi e costano tanto. Richiamo della Corte dei conti
IL CROLLO. Covid, in Italia ancora calo di casi e decessi: quanto è lontano l'incubo pandemia!