In piscina piomba il salasso dell’Asis

Società di nuoto allarmate dalle nuove tariffe. La Buonconsiglio: «A noi quasi 5000 euro. Così chiudiamo»


di Nicola Baldo


TRENTO. Mentre nel pomeriggio di giovedì la tuffatrice Francesca Dallapè veniva premiata dal Consiglio comunale in viaggio c'erano delle lettere. Destinari le quattro società di nuoto della città di Trento e mittente l'Asis, l'Azienda speciale per la gestione degli impianti sportivi del capoluogo. Lettere che contenevano la fattura per l'utilizzo degli spazi acqua nelle tre piscine comunali da gennaio a marzo. Per le quattro società un pugno nello stomaco: 12 mila euro circa da pagare in quattro. «A noi ad esempio – commenta Aurelio Baiardo, presidente della Buonconsiglio Nuoto – tocca pagare 5.800 euro. Di questi mille sono per l'affitto della piscina per delle gare che abbiamo organizzato, mentre i restanti 4.800 euro sono frutto delle nuove tariffe di Asis. Si è verificato esattamente quello che temevamo con queste nuove tariffe, finché potremo pagare pagheremo ma alla lunga non ci sarà che una conclusione. Ovvero chiudere l'attività». Passare da zero a quasi cinque mila euro di spese per avere le corsie nelle quali allenarsi è un bel salasso per società piccole. Se poi si considera che nel nuoto gli sponsor, di fatto, non esistono e si campa solo con iscrizioni e l'aiuto delle famiglie, allora per Csi Trento Nuoto, Buonconsiglio, Rari Nantes e Nuotatori Trentini la situazione è pesante. «Ci siamo sentiti fra noi – prosegue Baiardo – e per ora abbiamo deciso di non fare altre proteste di piazza come nel febbraio scorso. Tanto è tutto inutile. Ci hanno detto che sbagliavamo, che non ci sarebbero mai state cifre tanto alto da pagare. Invece avevamo ragione, ci tocca pagare almeno 12 mila euro ogni trimestre, un salasso». Negli ultimi mesi in diversi hanno visto questa mossa di Asis anche come un tentativo di “dare una spintarella” alle società del capoluogo affinché collaborino fra di loro e si uniscano, cosa finora che è stata sempre una chimera per il mondo del nuoto trentino. «Nemmeno unendo le forze si può risolvere questa situazione – conclude il numero uno della Buonconsiglio Nuoto – così come nemmeno aumentando i prezzi si accresce la qualità del lavoro in vasca. Il fine è annullare le società sportive ed andando avanti di questo passo non so quanto potremo resistere». La nuova struttura tariffaria prevede sia l’incremento del costo sugli abbonamenti annuali sia l’introduzione solo per le associazioni sportive di una nuova tariffa a corsia di 1,50 euro all'ora per l’attività di qualsiasi genere, dalla scuola nuoto all’agonismo.

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