In piazza Duomo attese 5mila sardine 

L’evento. Oggi alle 18 l’esordio trentino dopo i successi incassati in molte città italiane: «Le adesioni crescono di ora in ora» Lorenzo Lanfranco: «Il nostro messaggio? La richiesta di tornare a dialogare con equilibrio, respingendo violenza fisica e verbale»


Valentina Leone


Trento. Le aspettative sono alte, molto alte: oggi alle 18 piazza Duomo assumerà le sembianze di un vero e proprio mare, pieno di sardine. “Un mare accogliente, colorato, inclusivo, vivace e rispettoso”: è questo ciò che si attendono gli organizzatori della manifestazione, che arriva dopo una serie di successi e pienoni registrati in tante altre città italiane, a partire da Bologna, dove il movimento delle sardine ha preso forma.

«Le adesioni continuano a crescere di ora in ora, e abbiamo impressioni molto molto positive», ci spiega Lorenzo Lanfranco, uno dei promotori del gruppo che, ad oggi, sfiora le 10.000 adesioni. Per l’evento di oggi, invece, la previsione è che in piazza di sardine ce ne siano almeno 5.000: «Questa è un po’ la stima - aggiunge - anche perché sappiamo che oltre alle circa 2.000 persone che si sono registrate come partecipanti, anche tra le 6.000 che hanno solo segnalato interesse all’evento ce ne saranno moltissime che han già confermato la presenza: speriamo e ci aspettiamo che ci sia tanta gente, ci immaginiamo una piazza molto allegra, che esprima voglia di partecipare».

Di sicuro non mancheranno le sardine - di cartone, stoffa o altri materiali - ma gli organizzatori proprio in queste ore si sono messi alla ricerca di un enorme telone: lo scopo è top secret, «lo scoprirà chi verrà in piazza», aggiunge Lanfranco.

Ci sarà anche spazio per i canti, e la Corale Bella Ciao ha già confermato la sua adesione. Si sta inoltre pensando a come gestire gli interventi: «Non ci sarà sicuramente il microfono aperto perché sarebbe molto difficile poi gestire la situazione, ma qualcuno potrà parlare, stiamo cercando di capire come». Lanfranco non nasconde una certa ansia per questa prima prova delle sardine trentine, ma nella sua voce c’è soprattutto entusiasmo e convinzione: «Io penso che quello che stiamo vedendo qui a Trento ma in generale in tutta Italia sia un grandissimo segnale: le persone si sono stufate di alcuni paletti che vengono tracciati, di certe divisioni generate anche dai partiti, molti vogliono ritornare a una partecipazione genuina. Penso sia un messaggio indirizzato soprattutto a politici e media, una richiesta di tornare a una situazione differente, più equilibrata nei toni, respingendo violenza fisica e verbale e un certo clima d’odio venutosi a creare nella società».

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