In centro, saldi e scontrini da record

Grande lavoro per i negozianti. E c'è anche chi ha deciso di fare l'orario continuato


Martina Bridi


TRENTO. La stagione dei saldi è iniziata da subito con sconti fino al 50% in molti negozi di Trento. Ieri pomeriggio la caccia all'affare ha portato in centro città diverse persone, anche se non erano poi in così tanti a stringere sacchetti tra le mani. Negozi abbastanza pieni, ma neanche a parlarne delle resse di qualche anno fa quando davanti ad alcune porte c'era la fila. E scontrini ovunque.

Non solo una conseguenza delle polemiche scatenate dal caso di Cortina d'Ampezzo, ma anche perché spesso chi compera preferisce la praticità di bancomat e carte di credito. «Ormai è questa la modalità di pagamento più frequente - spiega Claudia Dorigatti, responsabile del Caneppele di via San Vigilio -, però mi è capito pochi giorni fa un cliente cinese che ha pagato un acquisto complessivo di oltre 1.000 euro solo con banconote da 20 euro, e mi sono categoricamente rifiutata alla sua proposta di non emettere lo scontrino per fargli ottenere uno sconto. A parte questo spiacevole caso, in questi primi quattro giorni di saldi le vendite stanno andando abbastanza bene, vediamo come andrà più avanti quando il boom iniziale sarà scemato e anche gli ultimi turisti saranno tornati a casa...».

Molto soddisfatto dell'affluenza di clientela proveniente da fuori provincia anche Raffaele Pedrotti, titolare del negozio di scarpe che porta il suo cognome: «Quest'anno c'è stato un forte afflusso di turisti, sia stranieri che italiani, e in molti approfittano del 30% di sconto per portarsi via due o tre paia di scarpe. Oggi, pur non avendolo previsto, ho fatto orario continuato ed ho saltato il pranzo perché la gente continuava ad entrare in negozio!».

Indaffaratissima Federica Russo, commessa di Nara Camicie: «Gli affari sono andati bene tutto l'anno e in questo periodo non sono da meno. Capita alle volte che qualche cliente distratto si dimentichi lo scontrino sul tavolo, ma solitamente tutti lo infilano nel portafoglio insieme al resto».

Intenta a battere cassa al fianco di altre due commesse la direttrice dello Sportler, Ornella Marangon: «Raramente i clienti si scordano di prendere lo scontrino, accade più spesso che lo inseriscano nel sacchetto con la merce appena pagata. Per quanto riguarda gli acquisti, c'è da dire che finalmente con l'arrivo della neve sulle montagne stiamo vendendo l'attrezzatura da sci, che negli anni passati invece cominciava ad essere richiesta già a novembre».

Un articolo che invece non sembra conoscere stagioni è l'intimo, come conferma la commessa del negozio Intimissimi di via Mazzini Cristina Mayer: «Stiamo lavorando bene e lo stesso è successo anche sotto Natale, forse perché la biancheria non ha costi così elevati. I clienti vogliono sempre lo scontrino per verificare che lo sconto effettuato sia corretto: per noi non c'è problema perché il registratore di cassa è direttamente impostato dalla sede centrale quindi non esiste margine d'errore».

Ad utilizzare lo scontrino come garanzia sono gli acquirenti del WP Store. «Chi acquista qui un capo presentando lo scontrino può beneficiare di piccoli aggiustamenti di sartoria per due anni - spiegaSam Sing, responsabile del negozio -. Noi vendiamo soprattutto giacconi, gli affari vanno bene e la gente aspetta i saldi per approfittare di qualche riduzione sul prezzo». Quasi stupita di come stanno andando le cose Alessandra Tonsuso, commessa dell'Ethic: «Sorprendentemente stiamo vendendo di più in questo periodo rispetto a prima di Natale, anche se avevamo lanciato le promozioni già a partire dal 13 novembre. E non solo: rispetto allo stesso periodo di inizio saldi a gennaio 2011, stiamo fatturando di più adesso. Un'inversione di tendenza in tutti i sensi, segno che quest'anno le persone hanno proprio atteso i saldi veri e propri per cominciare a comprare».













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