Imprenditore picchia a sangue la compagna

La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per lesioni gravi. La donna ha riportato ferite guaribili in 45 giorni



TRENTO. E’ accusato di aver picchiato a sangue la sua compagna, rompendole una spalla e ferendola gravemente. Calci, pugni e schiaffi che si sarebbero abbattuti su una povera donna. Per questo un imprenditore trentino è accusato di lesioni gravi. Il pubblico ministero Licia Scagliarini ha chiesto per lui il rinvio a giudizio e l’udienza preliminare si terrà il 4 ottobre.

I fatti si sono svolti lo scorso gennaio nell’appartamento di proprietà della donna che ospitava l’imprenditore, all’epoca suo compagno. Tra i due era scoppiato un litigio. La donna lo accusava di averla ingannata e di aver usato il suo nome per operazioni per le quali non era autorizzato. Il litigio, però, degenerò ben presto. Dalle parole i due sono passati ai fatti. Su quello che è accaduto le versioni dei due divergono.

La donna ha sostenuto che l’imprenditore ha iniziato a picchiarla selvaggiamente. Calci, pugni, schiaffi. L’uomo non avrebbe avuto alcuna pietà. Anche quando la donna gli chiedeva di smetterla, lui avrebbe continuato a colpirla con violenza e rabbia. Al termine del pestaggio, la donna ha riportato ferite giudicate guaribili in 45 giorni. Le sue condizioni era davvero molto pesanti. L’uomo sostiene di essersi difeso. Quando sul posto, un appartamento in una zona collinare della città, è arrivato un equipaggio della squadra volante della polizia, gli agenti hanno trovato l’uomo nel soggiorno. La sua compagna era chiusa a chiave nella stanza da letto. L’imprenditore ha raccontato loro che era stato aggredito dalla donna che prima aveva bevuto e poi aveva cercato di ucciderlo. Vista la stazza dell’imprenditore, però, gli agenti non gli hanno creduto. Così all’ospedale è stato fatto l’esame del sangue alla donna ed è emerso che non aveva toccato alcol. La donna, poi, quando si è ripresa ha potuto raccontare la sua verità.

A questo punto, gli agenti delle volanti hanno cercato di ricostruire l’intricata vicenda. Hanno potuto verificare che l’uomo era stato denunciato da altre donne per episodi dello stesso tenore. Così gli agenti delle volanti hanno provveduto a sentire anche le donne in questione. L’inchiesta, coordinata dal pm Licia Scagliarini, è stata chiusa nelle scorse settimane. Il pubblico ministero ha chiesto il rinvio a giudizio dell’imprenditore. Dopo la denuncia, però, l’uomo ha denunciato sia la sua ormai ex compagna che un’altra delle donne che lo accusavano. Sosteneva che lo perseguitavano con telefonate e messaggi.

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