Impianti di risalita, regia della Comunità

Il presidente Trotter: «Facciamo da raccordo tra pubblico e privato per garantire un futuro alla società che li gestisce»


di Raffaele Bonaccorso


PRIMIERO. La stagione turistica invernale incombe e tutti sono d’accordo che bisogna fare in fretta a definire il quadro operativo entro cui muoversi, in modo da poter contare con affidabile certezza sull'apertura degli impianti sciistici sia di San Martino di Castrozza sia di Passo Rolle.

«Entro poche settimane devono essere pronte le soluzioni ponte per la prossima stagione invernale – afferma il presidente della Comunità di Primiero, Cristiano Trotter – ed entro l'anno devono in ogni caso essere definiti gli accordi su società e partecipazioni». E su queste questioni Trotter rivendica alla Comunità il ruolo che sta avendo nello svolgere «un continuo lavoro di raccordo tra tutti i soggetti interessati, soprattutto a livello provinciale – chiarisce il presidente della Comunità – ma anche Comuni e sue emanazioni (Acsm), mondo cooperativo e operatori privati, il tutto per favorire la definizione degli strumenti finanziari e societari che garantiscano un futuro certo a questo imprescindibile comparto economico turistico». I Comuni, infatti, hanno subordinato una eventuale partecipazione alla costruzione del quadro finanziario, «alla necessità di separare nettamente le responsabilità legate alla proprietà degli impianti, dagli oneri gestionali degli stessi. Questo – spiega Trotter – per dare contorni certi all'impegno pubblico nel comparto, che dovrebbe portare ad un ridimensionamento della quota proprietaria che i Comuni hanno nell’attuale società funiviaria di San Martino e al conferimento della gestione a soggetti privati, più interessati alla operatività del settore turistico. Su queste basi si sta verificando la possibilità di una partecipazione diretta alla proprietà societaria da parte del settore della Cooperazione (Cassa rurale, Cassa Centrale) e della Provincia (con le sue società controllate), sia con altri strumenti permessi dalle leggi attuali. In pochi mesi avremo perciò un piano industriale che sulla scorta della ricapitalizzazione prevista a breve (budget necessario per le opere accessorie immediate), garantisca l'equilibrio finanziario della società e la realizzazione delle opere accessorie (collegamenti fra i vari impianti) contestualmente alla costruzione della funicolare».

In questo momento c’è però bisogno di affrontare con celerità il problema della operatività immediata della società impianti a fune di San Martino (che ha inglobato la Nuova Rosa Alpina e la Siati del Colverde), per garantire la apertura della stagione invernale correttamente. «Cercheremo di avere anche un ruolo nella soluzione dei problemi di alcuni dei gestori di Passo Rolle – spiega Trotter – e questo sempre per permettere la prossima apertura invernale degli impianti. In prospettiva, comunque, l’individuazione di un nuovo soggetto societario interamente dedicato alla gestione degli impianti, dovrà favorire la costituzione di un unico centro di programmazione del marketing (di tutti gli impianti di San Martino e del Rolle) che rappresenta uno degli aspetti più critici, insieme alla frammentazione societaria, fattore che impedisce il pieno rilancio dell’ economia locale. La parola d’ordine è “fare presto” e questo riguarda sia il settore pubblico, sia gli operatori privati».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano

L’ultimo saluto

A Miola di Piné l’addio commosso a don Vittorio Cristelli

Una folla al funerale del prete giornalista che ha segnato un’epoca con la sua direzione di “Vita Trentina”. Il vescovo Tisi: «Non sempre la Chiesa ha saputo cogliere le sue provocazioni»

IL LUTTO. Addio a don Cristelli: il prete “militante”
I GIORNALISTI. Vita trentina: «Fede granitica e passione per l'uomo, soprattutto per gli ultimi»
IL SINDACO. Ianeselli: «Giornalista dalla schiena dritta, amico dei poveri e degli ultimi»