l'intervista

Il sindaco di Cloz: «Le donne? A me piacciono nel letto»

La "visione" di Natale Floretta: "Volevo fare una giunta con quattro assessori, ma come faccio a dare a una donna le deleghe su foreste e malghe?"



TRENTO. «Volevo fare una giunta con quattro assessori, ce n’era bisogno perché qui siamo in montagna, non in pianura, ma abbiamo rinunciato», dice Natale Floretta, sindaco di Cloz, 727 abitanti in val di Non.

Sindaco Floretta, perché ha rinunciato?

Perché avrei dovuto prendere una seconda donna, ma le donne che avevo non erano adatte per quella delega.

Quale delega?

Foreste e malghe, è una delega specifica, è adatta agli uomini. Non posso mica mandarci una donna in montagna a prendere misure con i forestali!

Quindi cos’ha fatto?

Abbiamo comunque modificato lo statuto e ho delegato un consigliere (Raffaele Floretta, ndr), che tra parentesi doveva essere assessore.

Non avrebbe potuto rimescolare le competenze e trovarne una adatta per un’altra assessora?

La mia assessora (Martina Cescolini, ndr) ha la delega al sociale, tra Pro Loco e manifestazioni è già piena fin sopra i capelli e le diamo una mano. In montagna cos’altro posso dar da fare a una donna?

Se fosse rivisto il principio dell’arrotondamento per eccesso, la legge potrebbe funzionare?

Assolutamente no, qui il problema non è l’arrotondamento, è il principio. A ognuno il suo lavoro. Qui il 30% dei Comuni ha avuto lo stesso problema, l’ho detto all’ultima conferenza dei sindaci. Poi c’è chi dice che siamo contro le donne. Ma io l’ho detto: a me piacciono le donne nel letto. (Risata)













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