Il riscatto di Marina: non sapeva camminare ora è una campionessa 

Sei medaglie ai giochi per atleti con disabilità intellettive Vive a Romagnano: oltre al nuoto pratica calcio e corsa


di Gino Micheli


TRENTO. Dal 14 al 22 luglio scorsi, Marina Pettinella ha partecipato agli Inas European Summers Games svoltisi a Parigi, ottenendo ancora medaglie e grandissime soddisfazione personali. La manifestazione era caratterizzata dalle gare di molti sport, tra cui l’atletica, il nuoto, il calcio, le bocce, il pentaque, il tennis, il rowing, il ciclismo per atleti con disabilità intellettivo relazionale provenienti da 20 paesi europei.

L’Italia ha preso parte all’evento in tutti gli sport, portando nel nuoto otto ragazzi (4 ragazzi e 4 ragazze) tra cui appunto Marina (ormai punto fisso) che ha ottenuto ben 6 medaglie di bronzo nelle staffette: 4x50 e 4x100 medley (con Marina impegnata nella frazione a farfalla); 4x50, 4x100 e 4x200 stile libero oltre al 4x100 stile libero mista. Marina ha pure colto un quarto posto dietro a tre inarrivabili russe nei 1500 stile libero e due quinti posti nella staffetta medley mista 4x100 e negli 800 stile libero. C’è da premettere che Marina, allenata da Dino Coppola del Csi Trento Nuoto, si è affacciata al nuoto agonistico entrando nella Fisdir (Federazione italiana sport disabilità intellettivo relazionale) solo da poco più di un anno ed è esplosa conquistando subito 9 titoli nazionali e altrettante medaglie d’oro partecipando a tre campionati italiani.

Lo scorso anno a Poggibonsi (Siena) in vasca lunga, nei 100 farfalla (con record italiano Fisdir), nei 400 e 800 stile libero. A Fermo (Ancona) in vasca corta, nei 100 farfalla, 800 e 1500 stile libero (in quest’ultima lunga misura stabilendo il nuovo record italiano). Quest’anno a Bressanone, in vasca lunga ha vinto nei 200 misti, nei 400 e 1500 stile libero (ottenendo il record italiano in 22.43). Inoltre alla manifestazione Trentino Sports Awards tenutasi al Mart di Roverto (novembre 2017) è stata selezionata da una giuria di giornalisti tra i primi cinque atleti paralimpici del Trentino.

L’atleta che vive con sorella e genitori a Romagnano, è nata il 26 maggio 1995. E’ vissuta in orfanatrofio fino al 11 febbraio del 1998, quando è stata adottata insieme alla sorella gemella Anna ed è giunta a Trento con i genitori adottivi Paolo Pettinella ed Angela Postiglione.

I genitori ricordano che appena adottata non camminava ancora (a quasi 3 anni) e rivelava un notevole deficit visivo, oltre a fobie di vario genere, evidenti difficoltà relazionali e cognitive. Ha fatto il percorso scolastico (con sostegno) fino alle scuole professionali di sartoria e modellistica (Istituto Canossa di Trento), dove dopo sei anni, nel 2016 (seguendo alla fine un percorso “normale” e in autonomia), ha conseguito il diploma di qualifica professionale.

“Ma soprattutto lo sport - sostengono - è stato, in questo percorso di circa 20 anni dalla sua “seconda nascita”, uno stimolo ed una passione che hanno giocato un ruolo molto importante nella socializzazione di Marina”.

Prima ancora, la tenace Marina, si era cimentata nel calcio con la Ravinense, poi nella corsa in montagna e nell’atletica con l’Atletica Trento sotto la guida dell’ex campione del mondo Antonio Molinari, dove, nel 2015, ha vinto il titolo italiano nelle lunghe distanze, categoria Promesse, a Malonno. Nel 2016, il responsabile nazionale della Fidal Alfio Giomi, aveva scelto Marina nel ruolo di portabandiera della squadra nazionale ai campionati europei di Arco.













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