«Il Pd scelga anche nomi della società civile» 

La minoranza chiede scelte trasparenti e criteri: mix di esperienza e volti nuovi, e niente deroghe



TRENTO. Tema candidature all’ordine del giorno anche nel Pd che ieri sera ha riunito l’assemblea provinciale. «Percorso trasparente» e «metodo condiviso», è la prima richiesta contenuta nel documento presentato dalla leader della minoranza Elisabetta Bozzarelli ma «aperto ai contributi». Nell’ultimo coordinamento del partito, la scorsa settimana, della «commissione elettorale» (punto all’ordine del giorno) non si era fatto cenno. Ed ecco allora che la minoranza incalza, proponendo una serie di criteri per la scelta dei candidati. Il primo: i legami con la società trentina, «cercando la disponibilità di figure in grado di rappresentare il nostro territorio». Secondo: «uno sforzo di apertura verso la società civile, attraverso la proposta equilibrata di figure di esperienza e volti nuovi», proposta che cambierebbe i ragionamenti fatti fin qui che hanno considerato esclusivamente nomi di partito. Terzo: «una seria valutazione di competenze, autorevolezza ed adeguatezza in ragione del ruolo e dell’impegno che il mandato parlamentare comporta», richiesta questa che qualche maligno già legge come un altolà ad Elisa Filippi. «Riteniamo importante - prosegue il documento - che il Pd si faccia carico di allargare questa riflessione all’intera coalizione per la scelta dei candidati per condividere un approccio comune nella divisione dei collegi: servono figure che rappresentino la coalizione rinnovata e rilanciata come espressione di una proposta di governo dell'autonomia». Il documento giudica poi «del tutto inopportuna l’ipotesi di candidature imposte dalla segreteria nazionale, alla luce dell’autonomia del nostro territorio, che necessita di una rappresentanza territoriale, e del percorso avviato verso una maggior autonomia del Pd trentino rispetto al nazionale». No, infine, a deroghe per chi ha già raggiunto il tetto dei tre mandati in parlamento: è il caso del senatore Giorgio Tonini. (ch.be.)













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