Il Pasubio restituisce i resti di due soldati

Sono italiani e combattevano nella zona del Corno Battisti


Massimo Plazzer


VALLARSA. I resti di altri due soldati italiani sono stati ritrovati sul Pasubio. Nella zona del Corno Battisti, sul territorio di Vallarsa, sono stati trovati i resti di due uomini probabilmente uccisi da un'esplosione mentre stavano per conquistare una trincea austriaca. La scoperta è stata fatta nei giorni scorsi dai tecnici della Soprintendenza ai beni archeologici che da una settimana stanno facendo ricerche in quota sul Pasubio.

I resti risalgono probabilmente al 1916 ed erano sepolti dal materiale che un tempo era di protezione alla trincea, su un terreno privato. Le cazzuole e le spazzole degli archeologi hanno riportato alla luce gran parte delle ossa di un soldato munito di elmetto e trance per i fili spinati, borraccia, gavetta e taccuino con tanto di monete all'interno. Analisi più approfondite sabiliranno se le ossa ritrovate appartengono a più soldati o se sono dei frammenti di ossa del milite trovato lo scorso anno.

In attesa delle procedure burocratiche per la rimozione dello scheletro, gli archeologi della Provincia continuano le ricerche per ricostruire le dinamiche della sua morte e - cosa più difficile - tentare di risalire all'identità del soldato.

Aspettando novità, nel frattempo sono stati seppelliti nel Sacello Ossario del Pasubio, i quattro militi ignoti trovati nel 2010 sul Pasubio. Una cerimonia con autorità militari e civili italiane e austriache, tra cui una rappresentanza dei Kaiserjäger di Innsbruck e gli Schützen di Folgaria, ha reso omaggio alle spoglie dei soldati. I caduti, tre appartenenti all'esercito austro-ungarico e uno all'esercito italiano, sono stati rinvenuti l'anno scorso sul valico del Menderle (Vallarsa) e nelle vicinanze dei Denti, sul comune di Trambileno. La sepoltura dei quattro militi è stata seguita dalla posa di due corone di alloro. Dopo gli onori militari e lo sparo a salve degli Schützen, le urne con i resti dei soldati hanno fatto ingresso nell'area della cerimonia, dove il cappellano militare di Trento ha celebrato la Messa.

Al termine della cerimonia il sindaco di Valli del Pasubio, Armando Cunegato, ha salutato i presenti parlando di pace. Il rappresentante della Croce Nera ha apprezzato molto la cerimonia di affermando che «la serietà di un popolo si vede da come onora i caduti in guerra». Di pace ha parlato anche l'assessore provinciale alla cultura Franco Panizza nel suo saluto, sottolineando come il cammino di fratellanza fra Italia e Austria sia importante e ne esca rafforzato da cerimonie come questa. Infine, il presidente della Fondazione 3 Novembre - che gestisce l'Ossario del Pasubio - ha donato una miniatura del monumento sepolcrale alle rappresentanze austriache e al sindaco di Valli, in segno di amicizia e fratellanza.













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