Il Mart sta «schedando» tutti gli artisti trentini

Rilanciato grazie a un laureando l’archivio avviato nel 1980 da Gabriella Belli. Include opere, biografie ed interviste di chiunque fa arte nella nostra provincia



ROVERETO. L’idea risale addirittura al 1980, direttrice Gabriella Belli. Che ben prima che il Mart avesse la propria sede, aveva lanciato come uno dei suoi primi progetti l’Adac: l’Archivio trentino documentazione artisti contemporanei. Un lavoro «orizzontale» che mirava a mappare l’intero universo della produzione artistica contemporanea, senza valutazione di merito. Con uno spirito da un lato archivistico, di studio e conservazione, e dall’altro di riferimento al territorio, con la valorizzazione e promozione di quello che di arte la nostra terra produce. Il lavoro proseguì per parecchi anni, poi finì accantonato per necessità: la nuova sede, la fitta attività, la carenza di personale. L’Adac - materiale di diverso genere, dalle fotografie di opere alle biografie alle interviste: circa 300 artisti schedati dal secondo dopoguerra agli anni Ottanta - finì in una serie di scatoloni nei magazzini del museo.

Lì sarebbe probabilmente rimasto se uno studente, Gabriele Lorenzoni, non avesse chiesto di accedere a quel materiale per farci una tesi. Parliamo di due anni fa. Il Mart ha lasciato fare, e poi, vista la passione e serietà con la quale Lorenzoni ha lavorato per quasi un anno a mettere ordine, digitalizzare, catalogare il materiale, ho colto la palla al balzo. Incaricandolo prima di digitalizzare l’intero archivio e, ora, di aggiornarlo, colmando le lacune. L’archivio non veniva più aggiornato da 15 anni circa e inoltre anche negli anni precedenti ne erano rimasti inevitabilmente esclusi artisti che per una ragione o un’altra non erano stati segnalati la museo.

«E’ un lavoro enorme e sempre in divenire - dice la nuova direttrice Cristiana Collu - ma estremamente interessante. Una volta finita questa fase di riordino e aggiornamento, tutto il materiale potrebbe diventare accessibile in rete: un archivio vivo e digitale di tutta la produzione artistica e di tutto gli artisti del Trentino. Una eccellenza, secondo noi, perfettamente in linea con la specificità del Mart che ha proprio nella capacità di lavorare sugli archivi una delle proprie specificità più apprezzate dagli studiosi. Sul Web diventerà una galleria, un’esposizione mediatica. Dando visibilità agli artisti e valorizzando un altro aspetto del lavoro del museo. Museo che attingerà anche agli artisti locali: per esempio per la didattica. Cinque di loro sono già stati coivolti per condurre workshop didattici nella sezione Educazione del Mart».(l.m.)













Scuola & Ricerca

In primo piano