Il Leone di Finlandia al professor Fedrizzi: premiata la ricerca

Riconoscimento prestigioso a due decenni di scambi fra l’Università di Trento e la Abo Akademi University


di Martina Bridi


TRENTO. Prestigioso riconoscimento conferito qualche settimana fa al professor Mario Fedrizzi, matematico e docente di Metodi matematici dell'economia all'Università di Trento. Il professor Fedrizzi è stato insignito dell'onorificenza di cavaliere di prima classe dell'ordine cavalleresco del Leone di Finlandia per il suo impegno nel promuovere la cooperazione accademica tra Italia e Finlandia.

Professor Fedrizzi, che significato ha per lei aver ricevuto questo riconoscimento?

Dimostra che i risultati ottenuti sul piano scientifico e gli scambi di ricercatori e studenti succedutisi nell’arco di due decenni sono stati ritenuti di uno spessore tale da giustificare l’attribuzione di un’onorificenza che solo in rari casi il Presidente della Repubblica finlandese conferisce a cittadini italiani.

Quando e in che termini si è sviluppato inizialmente il suo impegno nel costruire legami scientifici e accademici tra l'Università di Trento e la Åbo Akademi University?

La collaborazione è iniziata nel 1991 con l’organizzazione congiunta di un convegno tenutosi a Turku a cui ha fatto seguito l’attivazione di progetti di ricerca con lo Iamsr (Institute of Advanced Management Systems Research) della Åbo Akademi University, nell’ambito dei cosiddetti sistemi di supporto alle decisioni. La collaborazione si è dall’inizio estesa anche alla University of Turku.

E come si è evoluto nel corso degli anni?

Con l’attivazione di accordi Erasmus tra la nostra Facoltà di Economia e la School of Business and Economics e il Department of Information Technologies della Åbo Akademi University (in totale circa 60 studenti di Economia hanno trascorso periodi di studio presso la Åbo Akademi University), con la partecipazione a progetti di ricerca applicata presso lo Iamsr in collaborazione con l’agenzia finlandese per la ricerca e sviluppo Tekes e con aziende finlandesi del settore della carta, dell’elettronica e della chimica. Le ricerche erano prevalentemente orientate alla soluzione di problemi di ottimizzazione dell’utilizzo di materie prime, di controllo di qualità nell’ambito dei processi industriali e di valutazione economico-finanziaria di brevetti industriali.

Obiettivi per il futuro?

Mantenere la collaborazione con la Åbo Akademi University e sviluppare quella attivata da circa un anno con la Lappeenranta University of Technology, un’università di piccole dimensioni che si caratterizza nel sistema universitario finlandese per essere molto attiva nel trasferimento tecnologico e nei progetti di doppia laurea con università russe.

Quali sono i punti in comune e le differenze principali tra l'Università di Trento e la Åbo Akademi University che ha riscontrato durante il suo lavoro?

I punti in comune riguardano principalmente la propensione allo sviluppo dei rapporti internazionali e l’attenzione alla qualità della didattica. Le maggiori differenze si caratterizzano nella più ampia offerta di servizi agli studenti da parte della Åbo Akademi University.

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