Il figlio stava male, multa annullata

Accolto il ricorso di un automobilista che correva a casa per aiutare il ragazzo



TRENTO. Se vostro figlio sta male e voi state correndo da lui potete oltrepassare i limiti di velocità. Lo ha stabilito il giudice di Trento Roberto Beghini che ha accolto il ricorso di un automobilista di Tione contro l'ordinanza del Commissariato del governo che gli sospendeva la patente per un mese. L'automobilista, difeso dall'avvocato Andrea Antolini, correva a casa perché suo figlio, reduce da una peritonite, stava male. Per questo andava a 141 chilometri all'ora. In un primo momento, il giudice di pace di Tione aveva respinto il ricorso. Contro questa decisione, però, l'avvocato Antolini ha presentato ricorso al giudice di Trento che ha dato ragione all'automobilista.

Il giudice Beghini ha ritenuto che lo stato di necessità putativo, ovvero quello di chi crede che il figlio sia in pericolo, sia sufficiente per andare oltre il limite di velocità. L'automobilista andava a 141 chilometri all'ora in un tratto di strada dove il limite è di 90 all'ora. In quel momento è stato fermato dai vigili urbani. L'uomo ha spiegato che correva a casa perché sua madre lo aveva avvisato che suo figlio stava male. La nonna del ragazzo aveva anche provveduto a chiamare il medico prima di avvertire il figlio.

Per questo motivo il giudice di pace aveva ritenuto che non c'era nessuna necessità di correre, visto che il ragazzo era comunque assistito dalla nonna e che il medico era in arrivo. La presenza del padre, secondo il giudice, non era necessaria. Qui, però, entra in gioco il concetto di stato di necessità putativa. L'automobilista, infatti, era nella convinzione di poter fare qualcosa per il figlio che stava male perché aveva avuto da poco una peritonite. Il ragazzo aveva avvertito forti dolori addominali ed era peggiorato nel corso delle ore. Era stato dimesso dall'ospedale da pochi giorni. Per questo motivo, il suo stato aveva allarmato la donna. Secondo il giudice, quindi, l'automobilista era giustificato nel correre troppo. Quindi il giudice ha accolto il ricorso presentato dall'avvocato Antolini e ha restituito patente e punti all'automobilista.













Scuola & Ricerca

In primo piano