Il festival diventa laboratorio di design

In occasione di «Mountain Rock» a Campagna, tra Tonadico e Siror, 12 architetti hanno realizzato installazioni in legno


di Raffaele Bonaccorso


PRIMIERO. E’ veramente un festival diverso il “Mountain rock festival SotAlaZopa” che si svolge oggi e domani (inaugurazione alle 18 di questa sera) nella “Campagna” di Tonadico. Diverso e originale non solo perché orgogliosamente l’associazione “Aguaz”, che organizza l’evento, può dire che “SotAlaZopa” è il primo festival musicale eco-sostenibile del Trentino e può fregiarsi del marchio provinciale “Ecofesta”, ma proprio per le iniziative che accompagnano l’evento musicale. Infatti, a tutti gli impegni di eco sostenibilità messi in atto, si aggiungono proposte particolari come ad esempio il progetto “CampoSaz”, il workshop di architettura sostenibile che vede coinvolti, nel corso dell’evento, 12 giovani architetti, designer e carpentieri, provenienti non solo da tutta Italia, ma anche da diverse nazioni estere.

In meno di una settimana i 12 giovani “creativi” hanno progettato e stanno realizzando degli interventi in legno per la valorizzazione dell’abitato storico di Tonadico e del paesaggio circostante ed in particolare della “Campagna” fra Tonadico e Siror.

“CampoSaz” è un’iniziativa promossa dalle associazioni culturali trentine “Aguaz” di Primiero e “Campomarzio” di Trento (un gruppo di 7 architetti), con il patrocinio del Comune di Tonadico, che mira a promuovere l’interazione tra le diverse discipline e professionalità legate all’ambito della progettazione e del design.

Ed ecco che nella “Campagna”, che poi è il luogo dove si svolge il festival, è sorta una struttura, realizzata interamente con il legno di larici e abeti del luogo, senza l’ausilio di collanti o di vernici, che farà da osservatorio e supporto all’attività di parapendio che come è noto ha come punto privilegiato di atterraggio proprio la “Campagna”; permetterà di osservare, anche comodamente sdraiati sulle “onde di legno”, i parapendii che partono proprio dalla montagna di fronte e utilizzare il retrostante abitacolo per tutte le operazioni connesse all’uso del parapendio. Mentre nel centro storico di Tonadico è pronto, sempre completamente in legno, quello che i giovani architetti hanno chiamato “salotto urbano” e cioè un punto di ritrovo con diversi utilizzi, dal palcoscenico a piazzetta come luogo di incontro.

I 12 giovani (7 donne e 5 uomini), 10 architetti e 2 designer, scelti degli organizzatori, provengono in 7 da diverse parti d’Italia (da Salerno a Crema, da Roma a Chioggia ed anche Trento) e in 5 dagli Stati Uniti, Armenia, Inghilterra, Ucraina e Polonia. Durante il workshop i partecipanti alloggiano in un campo tende da loro stessi allestito e si organizzano collettivamente nella preparazione dei pasti con una cucina da campo (è garantita la fornitura dei generi alimentari necessari); hanno collaborato con gli artigiani locali i quali hanno provveduto alla fornitura dei materiali.

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