Il corpo di un uomo nei campi di Volano

Lo hanno trovato dei cacciatori ieri mattina. Esclusa la morte violenta, ma è un mistero chi sia e cosa facesse lì



VOLANO. Sono stati dei cacciatori, salendo ieri mattina, a trovarlo: il corpo di un uomo dall’apparente età di 50 anni, sul ciglio della strada di campagna che da Volano sale verso Toldi e il Bosco della Città, in località Praolini. Hanno chiamato i carabinieri che temendo un delitto, sono intervenuti in forze, dalla stazione di Calliano, da Rovereto e dal nucleo investigativo di Trento.

I primi accertamenti, pur nell’assoluto riserbo mantenuto delle forze dell’ordine, avrebbero permesso di escludere la morte violenta. Ad uccidere l’uomo pare essere stato un malore. Ma le domande senza risposta rimangono molte. La prima è chi sia. Di origini probabilmente africane, non aveva con sè documenti nè nulla che potesse permettere di identificarlo. I carabinieri stanno procedendo partendo dalle impronte digitali e confrontandole con la banca dati nazionale. Va da sè però che se si dovesse trattare di uno straniero irregolare in Italia e senza precedenti penali, nemmeno da lì potrebbero venire indicazioni utili.

L’altra domanda è cosa potesse fare un uomo, presumibilmente da solo anche se non si può escludere il contrario, in quella zona. La località Praolini si trova a monte dell’abitato di Volano: una fascia di campi coltivati a vite tra il fondovalle ed il bosco, poco sotto lo spartiacque che fa da confine con il comune di Rovereto. L’ipotesi più probabile pare essere che avesse un ricovero, stabile o occasionale che sia, in quella zona. Forse in uno dei molti capanni e piccoli casolari sparsi per la campagna. Non si tratta però di strutture abbandonate, anzi. I campi della zona sono in ottime condizioni e seguiti perfettamente. In altre parole, è difficile che qualcuno possa vivere stabilmente lassù in modo clandestino, senza essere notato. E la pista alla quale starebbero lavorando i carabinieri: scoprire dove dormiva potrebbe essere la chiave per capire cosa facesse lassù in questa stagione. E magari trovando i suoi effetti personali o persone che lo conoscevano, anche per risalire all’identità dello sconosciuto.

Quanto alla causa della morte, una prima sommaria ispezione del corpo avrebbe escluso ferite o contusioni, e per questo l’ipotesi più accreditata è quella del malore. Sarà però la procura di Rovereto a valutare se possano essere opportuni esami più approfonditi e quindi affidare ad una autopsia il compito di chiarire oltre ogni dubbio la causa del decesso. Il corpo si trova nella camera mortuaria dell’ospedale di Rovereto a disposizione della magistratura.©RIPRODUZIONE RISERVATA













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