Idea per via Dante: «Fiori e piante invece dei parcheggi»

L’assessore Robol pronta a incontrare le categorie in vista dell’apertura del Follone: garantire la sicurezza dei ciclisti


di Nicola Filippi


ROVERETO. Il ponte di via Prima Armata solo per bici e mezzi pubblici, costringendo le auto a percorsi alternativi? Via Dante senza parcheggi bianchi potrebbe diventare un viale alberato? E come proseguirà la pista ciclabile lungo via Benacense? L’assessore all’urbanistica, Giulia Robol, risponde ad una serie di possibili scenari sulla viabilità cittadina. Anticipando un'altra notizia: il piano urbano della mobilità (Pum). La bozza del piano di sistema – confermano l’architetto Robol e lo stesso primo cittadino, Andrea Miorandi – è pronto e nel giro di poche settimane sarà illustrato alle circoscrizioni e alle commissioni comunali. Per la prima settimana di novembre – confida Giulia Robol – il piano stesso sarà portato all'evidenza dei cittadini con un incontro pubblico.

Assessore Robol, cosa ne pensa dell'ipotesi di Farinati di chiudere il ponte alle auto e lasciarlo percorribile solo a bici e mezzi pubblici?

Potrebbe essere un'ipotesi. Dobbiamo studiarla. Ma effettivamente da quando il ponte è chiuso il traffico su via Dante è diminuito.

Dall'avvio della nuova pista ciclabile e la contingente chiusura del ponte di via Prima Armata state monitorando il traffico?

Appena disegnata la nuova ciclabile sembrava la fine del mondo. Abbiamo deciso di effettuare un monitoraggio, per capire cosa succedeva. Ad oggi, non si sono riscontrate grosse difficoltà. Il traffico su via Dante si è limitato, a beneficio della vivibilità, che si innesta sul discorso generale di calmierazione del traffico.

Siete soddisfatti, insomma.

Ad essere sinceri, sì. Era quello che volevamo. A prescindere dal numero di macchine, via Dante deve essere una strada dove la gente va piano. Siamo in centro città. Da questo punto di vista, stiamo valutando l’impatto a 360 gradi con il modello studiato da Caire sulla moderazione del traffico. E' nostro interesse capire come muovere la viabilità, soprattutto in vista dell'apertura del parcheggio all'ex mensa Bimac e del colle sanitario. Il ragionamento del ponte di via Prima Armata potrebbe rientrare in quell'ottica. Ma adesso non ci sono soluzioni preconfezionate.

La ciclabile di via Benacense. Il presidente Galli chiede di conoscere la soluzione adottata dal Comune.

Siamo in un periodo di bilanci sempre più scarsi. In via Benacense sfrutteremo i marciapiedi che sono di ampia larghezza. Sarà una soluzione di minima, con colore e segnaletica orizzontale, non impattante. Sarà realizzato un passaggio pedonale rialzato, come via Dante, con il porfido, per limitare la velocità delle auto fra le due scuole. Sul ponte di via Prima Armata invece le bici si muoveranno in promiscuità con le auto. Non potremo costruire passerelle sul Leno, troppo costose, ora non abbiamo i fondi.

Torniamo in via Dante. Quando saranno aperti i nuovi parcheggi al Follone che fine faranno gli stalli bianchi?

Io ho una posizione neutra. Il tema è molto aperto. Sono sempre stata disponibile a spostare quei parcheggi. Se c’è l’esigenza di toglierli si può fare. Ma sarebbe interessante aprire un ragionamento con tutte le categorie. Possono essere comodi, ma togliendoli dobbiamo mantenere alta la sicurezza per la pista ciclabile. Nel momento in cui li togli, la strada si allarga. E, come sappiamo, gli automobilisti tendono a correre. E’ utile allora pensare ad arredo urbano. Non so di che tipo, ma deve occupare gli spazi dei parcheggi bianchi. Come barriera normativa per la ciclabile e i pedoni. Ma prima voglio incontrare le categorie per ragionare su una soluzione condivisa.

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